A metà mattinata i media hanno battuto la notizia relativa all’andamento di fatturato e industria in Italia nel mese di maggio 2020. La pubblicazione del dato macro era tra i market mover più importanti di oggi 17 luglio (eccezion fatta, ovviamente, per le decisioni del Consiglio Europeo sul Recovery Fund).
Ebbene come è andata l’industria italiana nel mese di maggio 2020? Prima di analizzare i dati è bene inquadre in modo corretto l’intervallo temporale. Maggio 2020 è stato il mese in cui l’Italia è progressivamente uscita dal lockdown con le industrie che sono tornare in attività. Questo elemento è da tenere in debita considerazione quando si afferma che fatturato e ordinativi dell’industria italiana sono rimbalzati o che a maggio c’è stato un balzo dell’industria in Italia. Il rally c’è sicuramente stato ma è stato causato dal fatto che molte industrie, chiuse ad aprile, sono state riaperte e quindi sono tornate in attività a maggio grazie alla fine del lockdown. E’ questo il concetto da mettere in evidenza poichè in caso contrario si potrebbe pensare che l’industria italiana navighi nell’oro quando invece tutto il comparto industriale è in forte crisi a causa della pandemia di coronavirus.
Dopo aver messo in evidenza questo aspetto possiamo ora passare ad occuparci dei dati.
Fatturato e ordinativi industria maggio 2020
Nel mese di maggio i due indicatori hanno segnato un forte rialzo rispetto al mese di aprile. Come comunicato dall’Istat, infatti, su base mensile il fatturato, al netto dei fattori stagionali, ha registrato un aumento del 41,9 per cento rispetto ad aprile. Rally su base congiunturale anche per gli ordinativi che a maggio sono saliti del 42,2 per cento dopo il crollo di aprile (quando la stragrande maggioranza delle aziende era chiusa).
Fin qui il lato positivo dei dati macro sull’industria italiana di maggio. C’è poi il bicchiere mezzo vuoto che è rappresentato dal confronto con il mese di maggio 2019. Ebbene rispetto a un anno fa, il fatturato segna un calo del 25,9 per cento mentre gli ordinativi hanno messo in evidenza un calo del 34,7 per cento. Un disastro insomma del quale sembra prendere atto la stessa Istat che, nel fornire un commento ad dati macro sull’industria italiana, non può non affermare che se la forte flessione di aprile è stata quasi interamente recuperata, grazie alla fine del lockdown e alla riapertura delle industrie, mentre la perdita rispetto ad un anno prima resta ancora molto ampia.
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