Gli analisti di Fitch hanno confermato il rating sul debito sovrano italiano a BBB. La notizia della conferma era scontata. Gli esperti internazionali hanno anche ribadito la classificazione della Repubblica Italiana tra gli emittenti non speculativi. 

Alla conferma del rating a livello BBB si affianca anche quella dell’outlook già in essere. Secondo il rapporto di Fitch, infatti, le prospettive dell’economia italiana per i prossimi trimestri restano negative. Il che sta a significare che non è da escludere un succesivo downgrade del giudizio sulla Repubblica Italiana. I motivi per cui gli analisti di Fitch hanno ribadito l’outlook a negativo sono sempre gli stessi. Nel report degli esperti, infatti, si fa riferimento all’elevato debito pubblico italiano e al basso tasso di crescita.

Questi due fattori si confermano, quindi, i punti deboli delle prospettive economiche dell’Italia. Del resto, stando alle previsioni sull’economia italiana 2020 diffuse alla fine dello scorso anno, la crescita del PIL dell’Italia quest’anno dovrebbe essere tra le più deboli nell’ambito dei paesi sviluppati (è possibile approfondire leggendo l’articolo: Economia Italia 2020 previsioni: aumento PIL sarà peggiore al mondo).

Tornando al report di Fitch sulle prospettive del rating dell’Italia, gli analisti, dopo aver fatto riferimento a debito pubblico e bassa crescita, hanno citato tra i possibili fattori di rischio anche l’incertezza della situazione politica. Anche in questo caso compare nel rapporto sull’economia italiana un elemento che era già presente nei precedenti report. Insomma, nella nuova nota degli analisti di Fitch, ci sono solo elementi di continuità rispetto alle precedenti prese di posizione. 

Da ciò si deduce che tra gli analisti sia radicata la convinzione che un peggioramente del quadro politico, possa riaccendere la speculazione sull’Italia alla luce dei tradizionali punti deboli dell’economia del nostro paese a partire dall’altissimo livello di indebitamento pubblico. 

Nella nota degli esperti non manca poi un riferimento anche al settore bancario. Secondo gli analisti la qualità degli attivi bancari in Italia ha registrato un miglioramento ma purtoppo è ancora bassa. Si confermano, quindi, i tradizionali punti deboli del sistema bancario italiano. Anche la debolezza degli attivi bancari viene citata da Fitch come uno degli elementi che va a pesare sul rating sovrano dell’Italia. 

Il giudizio di Fitch, proprio perchè atteso dagli analisti, non dovrebbe avere alcun impatto sulla prima seduta della settimana di Borsa Italiana. Il Ftse Mib oggi 10 febbraio ha infatti aperto le contrattazioni con un ribasso frazionale di appena lo 0,08 per cento, restando in linea con la chiusura di venerdì.

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