Novità sul mondo dei prestiti alle imprese e mutui alle famiglie. La Banca d’Italia, attraverso un comunicato stampa ufficiale, ha reso noto che i criteri di concessione dei prestiti alle imprese sono rimasti invariati. Questa tendenza si è concretizzata a causa della conpensazione che l’effetto espansivo della spinta concorrenziale tra le varie banche ha esercitato sul contributo leggermente restrittivo che è stato esercitato dal maggior rischio percepito.

È questo il passaggio fondamentale della pubblicazione della Banca d’Italia rientrante nella più ampia indagine sul credito bancario nella zona dell’Euro. Andando ad analizzare le singole voci, la Banca d’Italia ha rilevato che le politiche di offerta che vengono applicate nel settore dei prestiti alle famiglie erogati per l’acquisto di abitazioni, hanno messo in evidenza un nuovo leggero allentamento. Viceversa per quello che riguarda i termini e le condizioni generali, questi parametri si sono mantenuti più o meno stabili per quello che riguarda i finanziamenti alle imprese mentre, per quanto concerne i finanziamenti alle famiglie per l’acquisto delle case, hanno registrato un leggero miglioramento.

Per quanto concerte il trimestre in corso gli intermediari ritengono che le politiche di offerta siano destinate a restare invariate sia per le imprese sia per le famiglie.

Riferendosi poi all’intera area Euro, da una indagine effettuata dalla Banca Centrale Europea è emrso che neche lo scorso trimestre le aziende del blocco hanno tagliato le richieste di credito per la prima volta negli ultimi sei anni. Questa riduzione è avvenuta nonostante l’ulteriore taglio dei tassi di riferimento che è stato deciso dalla BCE. 

La riduzione delle richieste di credito da parte delle imprese era completamente inattesa dagli analisti. 

Il dato macro sui prestiti alle imprese che è stato pubblicato oggi dalla Banca d’Italia non ha impattato sull’andamento degli scambi su Borsa Italiana. Il Ftse Mib, infatti, prosegue la sua dinamica ribassista con le azioni del settore lusso che soffrono per le notizie sul nuovo terribile coronavirus cinese. Per la cronaca della giornata, l’articolo di riferimento è al seguente link

Significativo il fatto che sull’andamento del Ftse Mib oggi non impatta neppure il balzo in avanti che è stato registrato dall’indice tedesco ZEW nel mese di gennaio 2020. L’importante market mover è infatti balzato da 10,7 punti a 26,7 punti, andando decisamente sopra il consensus di Bloomberg che invece era fermo a 15 punti. Una buona notizia per i mercati che però sembrerebbe esere stata ignorata dai traders attivi sulle borse europee. 

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