Nessun upgrade dell’outlook sull’Italia e rating confermato a BBB. Sono queste, in estrema sintesi, le decisioni adottate dagli analisti di Standard and Poor’s sul nostro paese. Lo scorso venerdì 25 ottobre, dopo la chiusura di Borsa Italiana, è arrivata la nota di aggiornamento firmata S&P sul debito sovrano italiano.
In realtà l’aggiornamento effettuato è stato solo una conferma del giudizio in essere ed è anche per questo motivo se gli investitori sono rimasti del tutto indifferenti al report degli analisti e il Ftse Mib oggi 28 ottobre si muove attorno alla parità in area 22625 punti. Per la cronaca gli analisti si sono riservati di emettere un nuovo giudizio sul debito sovrano dell’Italia dopo la presentazione dei contenuti ufficiali della manovra finanziaria 2020.
Venendo ai fatti, con la nota dello scorso venerdì, gli esperti dell’agenzia internazionale hanno confermato il rating sul debito sovrano italiano a livello BBB e l’outlook a negativo.
Nella nota gli esperti hanno affermato di ritenere “ampiamente credibili i target fiscali del governo”. Sempre secondo il giudizio di Standard and Poor’s, invece, le proiezioni di crescita nominale dell’economia italiana sono eccessivamente ottimistiche.
Rating Italia: i dubbi di Standard and Poor’s
Secondo alcuni analisti la decisione degli esperti americani di confermare il rating e l’outlook in essere sull’Italia non può comuque essere intesa come una promozione a pieni voti. Il PIL debole e la tenuta dei conti pubblici sono i principali rischi del sistema Italia.
Per S&P la debole crescita reale e nominale continua ad essere il principale rischio a medio termine per l’affidabilità creditizia dell’Italia e per il suo percorso fiscale. Secondo le rilevazioni degli esperti le famiglie italiane piuttosto che spendere continuano a costruire risparmi e in questo modo gli sforzi del governo per cercare di sostenere la crescita vengono vanificati almeno in parte.
Secondo l’agenzia, comunque, i target fiscali del governo possono essere considerati credibili. Nel concreto Standard and Poor’s ha confermato le ultime stime pubblicate appena un mese fa nell’ambito di un più vasto rapporto sull’Eurozona. In base a tali indicazioni, l’economia italiana è vista crescere di appena lo 0,1 per cento nell’anno corrente. Standard and Poor’s ritiene che la crescita in Italia possa riprendere solo nel 2020 ma limita il rialzo del PIL ad appena lo 0,4 per cento, ben lontano da +1,1 per cento previsto per tutta l’area Euro.
E’ significativo il fatto che mentre Standard and Poor’s ha confermato il rating sull’Italia, la stessa agenzia abbia promosso il rating sulla Grecia. Gli esperti internzionali hanno alzato il rating sulla Grecia a BB dal precedente B con outlook positivo. Nel report sulle prospettive di Atene, gli analisti parlano di significativi miglioramenti dei conti pubblici.
Per quello che riguarda il giudizio sul nuovo governo italiano, S&P ritiene che il Conte bis abbia compiuto passi in avanti su diversi fronti. Più nel dettaglio, per gli analisti, l’esecutivo Movimento 5 Stelle PD ha presentato un progetto di bilancio 2020 alla Commissione Europea che è perfettamente in linea con quelli che sono target e regole dell’Europa.
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