Altro che calo, la pressione fiscale in Italia è in costante aumento. A certificarlo è stata l’Istat che oggi ha reso noti i dati su indebitamento della pubblica amministrazione, rapporto deficit Pil e, appunto, pressione fiscale.
Proprio dal peso del fisco sul patrimonio degli italiani partiamo. Secondo i dati comunicati dall’Istat nel secondo trimestre 2019, la pressione fiscale ha registrato un aumento al 40,5 per cento, lo 0,3 per cento in più rispetto al secondo trimestre 2018. Nel giro di un anno, quindi, il peso del fisco sugli italiani ha subito un rialzo di circa un terzo di punto percentuale.
Sempre l’Istat ha anche reso noto che nei primi due trimestri del 2019, quindi nel periodo compreso tra gennaio e giugno, la pressione fiscale in Italia è stata pari al 38,6 per cento del Pil. Anche per quello che riguarda questo parametro c’è stato un aumento. Nello specifico il rialzo è stato dello 0,5 per cento del Pil. Al termine del primo semestre 2018, infatti, il peso della pressione fiscale sul Pil era attestato al 38,1 per cento.
Oltre ai dati sul peso della pressione fiscale in Italia, l’Istat ha anche aggiornato gli indicatori sull’indebitamento delle amministrazioni pubbliche nei primi due trimestri 2019.
In base a quanto comunicato dall’istituto di statistica, nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2019, l’indebitamento netto della amministrazioni pubbliche è stato pari al 4 per cento del Pil, in discesa rispetto al 4,2 per cento di un anno fa.
In termini di incidenza sul Pil, il saldo corrente e il saldo primario sono risultati entrambi negativi. In particolare, il saldo corrente è stato pari al -0,9 per cento contro il -1,2 per cento di un anno fa mentre saldo primario è stato pari al -0.4 per cento contro il -0,6 per cento dei primi due trimestre 2018.
In relazione al solo secondo trimestre 2019, l’Istat ha reso noto che l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche in rapporto al prodotto interno lordo è stato pari all’1,1 per cento contro il 1,3 per cento del secondo trimestre 2018.
L’Istat ha anche rivisto le stime sul Pil Italia del secondo trimestre 2019. Inglobando la correzione per gli effetti di calendario, il prodotto interno lordo italiano è aumentato dello 0,1 per cento rispetto al trimestre precedente e dello 0,1 per cento rispetto ad un anno fa. Nel dato che la stessa Istat aveva diffuso a giugno, il Pil aveva evidenziato una variazione congiunturale nulla e una variazione tendenziale negativa dello 0,1 per cento.
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