L’alto debito pubblico italiano, un deficit visto al 3,5 per cento entro fine anno e una crescita economica che, al di là delle dispute sui decimali, è praticamente inesistente, sono pronti a presentare il loro conto all’Italia. Stando a quanto affermato da numerosi media, appare quasi certo l’avvio di una procedura di infrazione da parte dell’Europa contro l’Italia per debito eccessivo.

Detto in parole povere, l’Europa sarebbe pronta a multare l’Italia per non aver rispettato gli impegni assunti su indebitamento e deficit. L’importo della multa che sarebbe pronta ad abbattersi su Roma dovrebbe essere pari a 3,5 miliardi di euro anche se, alcune fonti, parlano di una sanzione da parte dell’UE che potrebbe arrivare anche a 4 miliardi di euro. Indipendentemente dall’importo preciso il mancato rispetto dell’impegno a ridurre il debito e il deficit costeranno presto molto caro al nostro Paese. 

Non è la prima volta che si parla di avvio di una pocedura di infrazione contro l’Italia. Già durante lo scorso autunno, in pieno scontro tra Roma e Bruxelles, l’Italia era stata ad un passo dal sanzionamento dal parte dell’Unione Europea. Il fatto che gli impegni sul deficit allora assunti dal governo italiano non siano stati rispettati potrebbe far si che, questa volta, l’Italia non possa più scappare dalle sanzioni europee. Anche perchè ad un deficit che si prospettare essere maggiore rispetto a quello strappato con molti sforzi a Bruxeless, va poi aggiunto il fatto che la crescita economica dell’Italia per il 2019 sia lontanissima da quanto promesso dal governo. 

Le prime novità sull’avvio della procedura di infrazione europea contro l’Italia potrebbero già arrivare domani. Secondo quanto ipotizzato dal quotidiano La Repubblica, la lettera di avvertimento potrebbe essere consegnata al governo italiano già domani. La consegna della lettera dell’UE all’Italia è un passo puramente formale. Nella missiva l’Europa chiederà chiarimenti sul debito pubblico italiano. Solitamente, dal giorno della ricezione della lettera, il paese destinatario ossia il paese finito sotto la lente dei commissari, ha due settimane per rispondere. E’ molto probabile, però, che Bruxelles pretenda risposte immediate nel giro di 48 ore da parte dle governo italiano che dovrà spiegare quali provvedimenti ha intenzione di adottare per tagliare debito e deficit. Sarà compito del ministro Tria rispondere alla missiva e cercare di essere convincente nelle sue precisazione anche perchè dalla risposta dipenderà poi il successivo eventuale avvio della procedura di infrazione contro l’Italia. 

In caso di risponde soddisfacenti, la procedura di infrazione e quindi la maxi-multa potrebbero essere evitate. La data clou sarà il 5 giugno quando la Commissione Europea deciderà se proporre o meno al Consiglio Europeo la procedura di infrazione contro l’Italia per debito alto. I margini sono quindi strettisismi.

Sui mercati attenzione, ovviamente, allo spread Btp Bund e alle azioni del settore bancario sul Ftse Mib

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