Nel mese di aprile l’indice PMI manifatturiero dell’Italia, calcolato attraverso interviste ai direttori degli acquisti delle aziende, si è attestato a quota 49,1 punti, nettamente al di sopra dei 47,4 punti messi a segno nel mese di marzo. Nonostante la progressione, il PMI relativo all’attività manifatturiera resta comunque al di sotto dei muro dei 50 punti che separa la contrazione dall’espansione. IHS Markit, l’istituto che cura la ricerca sul PMI manifatturiero, ha evidenziato che l’attività manifatturiera in Italia è rimasta in contrazione per il settimo mese consecutivo. Il lato pieno del bicchiere è rappresentato dal fatto che il PMI manifatturiero italiano ad aprile ha messo a segno il peggioramento più debole degli ultimi quattro mesi. In poche parole, l’attività manifatturiera italiana nel corso dell’ultimo mese è andata male ma poteva anche andare peggio in considerazione della tendenza emersa negli ultimi 7 mesi. 

IHS Markit ha puntulizzato che le aziende italiane per il nono mese consecutivo hanno messo a segno un calo della produzione dei nuovi ordini. Il dato del PMI manifatturiero conferma una tendenza già emersa con il PIL del primo trimestre 2019 pubblicato dall’Istat lo scorso martedì. Come nel caso del PIL, tornato in positivo e quindi capace di portare fuori l’Italia dalla recessione tecnica, anche il rialzo del PMI manifatturiero è stato causato dalla domanda esterna e non da quella interna. Nel report di IHS Markit si può leggere che, nonostante il ribasso per il nono mese consecutivo, il tasso di contrazione dei nuovi ordini è stato il meno marcato dall’inizio dell’anno ad oggi. Questo è avvenuto perchè le esportazioni dell’Italia sono aumentate al tasso più veloce da giugno 2018 ad oggi. Dalla ricerca di IHS Markit è emerso che le aziende hanno riscontrato un miglioramento generale della domanda estera e soprattutto di quella tedesca.

Provando quindi a tirare le somme è possibile affermare che il PMI dell’Italia ad aprile non passa in espansione ma comunque registra un migliormento rispetto agli ultimi mesi grazie alla domanda della Germania. Sono le esportazioni verso Berlino a sostenere l’economia italiana mentre la domanda interna continua a restare molto debole. 

Il report di IHS Markit sull’attività manifatturiera dell’Italia si conclusa con la seguente osservazione: nonostante l’ottimismo sia sceso al livello più basso degli ultimi mesi, le aspettative per quello che riguarda l’attività futura restano positive. In particolare le aziende citano la migliore domanda e il volume degli investimenti come motivi per poter guardare con una certa fiducia al futuro. 

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