La recessione dell’Italia è oramai alle spalle. Ad affermarlo è stata la Banca d’Italia che, nel bollettino economico reso noto ieri pomeriggio, ha parlato di una crescita dell’economia italiana dello 0,1% nel primo trimestre 2019. Una variazione di questa consistenza è da considerarsi quasi risibile tuttavia, dal punto di vista tecnico, anche una crescita del PIL Italia dello 0,1% si traduce nell’automatica uscita del nostro paese dalla recessione. Non bisogna infatti dimenticare che l’economia italiana proveniva da un semestre estremamente negativo e caratterizzato da un calo del PIL. Negli ultimi due trimestri del 2018, infatti, il prodotto interno lordo dell’Italia aveva segnato una flessione determinando l’entrata del nostro Paese in quella che viene considerata recessione tecnica. Secondo la Banca d’Italia, però, nel primo trimestre 2019 lo scenario sarebbe invece cambiato e il trend di decrescita si sarebbe fermato. Ovviamente quelle di Banca d’Italia sono solo proiezioni ma, ad ogni modo, si tratta anche di dati che fanno bene alle prospettive del Bel Paese. 

Le previsioni della Banca d’Italia sul primo trimestre 2019, inoltre, confermano le nuove stime del governo che proprio nelle scorse settimane aveva parlato di una crescita del PIL 2019 dello 0,2%. Una variazioni risibile visto e considerato che lo stesso governo appena pochi mesi prima aveva pronosticato un aumento del PIL dell’1 per cento. La decisione dell’esecutivo di tagliare drasticamente le stime sul PIL Italia era stata adottata in considerazione del mutato contesto di riferimento. A parte questo, comunque, il dato di Banca d’Italia è significativo perchè per la prima volta enti terzi confermano le speranze del governo. 

Oltre al PIL, la Banca d’Italia ha anche esaminato produzione industriale e occupazione. Secondo Via Nazionale, la produzione industriale dell’Italia potrebbe aver registrato una crescita sia nel primo trimestre 2019 che nel mese di marzo. Per quello che riguarda invece l’occupazione, nei primi due mesi dell’anno si è assistito ad una stabilizzazione. Il trend negativo del mercato del lavoro italiano, quindi, si sarebbe interrotto. 

Purtroppo nel bollettino della Banca d’Italia non mancano anche indicazioni negative. Secondo Via Nazionale nel mese di marzo potrebbe esserci un peggioramento a causa dell’andamento negativo dell’economia dell’area Euro. Gli ultimi dati macro della Germania confermano le difficoltà dell’Eurozona e privano l’Italia di un trampolino di lancio per migliorare la sua economia. 

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