L’aumento dello spread BTP BUND fino ad oltre 300 punti base ha determinanto una serie di problmatiche per le Banche di Credito Cooperativo meglio note come BCC. Si tratta di istituti territoriali che sono molto legati alla specifica area di presenza. Storicamente le BCC sono sempre stata accanto ai territori intervenendo a sostegno delle attività economiche. Per questa loro particolare natura, le BCC sono state riconosciute come meritevoli di particolare attenzione da parte del governo soprattutto adesso che lo spread BTP BUND è finito sulle montagne russe con continue oscillazioni che rappresentano un problema per il settore finanziario italiano.
Per salvaguardare le BCC dai rischi derivanti dalle oscillazioni del differenziale tra i titoli di stato italiani a 10 anni e quelli tedeschi, il governo ha predisposto una norma che è stata introdotta all’interno della Legge di Bilancio. La norma salva BCC dallo spread fa quindi parte della manovra economica del governo Lega Movimento 5 Stelle e ha come obiettivo quello di mettere al riparo il credito cooperativo dalla speculazione che spesso di nasconde dietro i movimenti del differenziale.
Le banche di credito cooperativo grazie alle nuove norme potranno proteggere il loro bilancio della oscillazioni del differenziale e verranno esonerata da quelli che sono gli obblighi previsti per le banche italiane oggetto di quotazione su Borsa Italiana. Concretamente le BCC non saranno più tenute ad adottare in via obbligatoria tutti quei principi contabili internazionali che possono causare limiti o peggio ancora problemi alla capacità delle banche stesse di erogare liquidità. Il ministro per i rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, facendo riferimento alla norma salva BCC dallo spread ha affermato che le banche di credito cooperativo “insieme alle assicurazioni, potranno quindi valutare i titoli di Stato che detengono in maniera durevole al valore di iscrizione risultante dall’ultimo bilancio annuale, invece che al valore di mercato“. Sempre il ministro ha poi aggiunto che “in un momento di rallentamento economico è fondamentale che le banche del territorio e le assicurazioni possano continuare a svolgere la loro azione preziosa di concessione del credito e gestione delle polizze in favore di famiglie e imprese. In questo modo si rafforza enormemente la nostra azione per garantire l’autenticità del sistema di credito cooperativo”.
L’emendamento a tutela della BCC rappresenta una implicita conferma del fatto che oramai vige una netta separazione tra banche di credito operativo, radicate sul territorio e aventi finalità mutualistiche, e banche tradizionali di qualsiasi dimensione, dalle più grandi alle più piccole.
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