Al via un’altra settimana sicuramente intensa per i mercati finanziari (italiani e non), alle prese con una parte finale d’anno piuttosto complessa, che potrebbe diventare ancora più ardua nelle prossime settimane. Cerchiamo dunque di comprendere che cosa sia bene attendersi nei prossimi giorni, alla luce degli appuntamenti in programma.
Lunedì 29 ottobre 2018
Non tantissimi i dati di rilievo nella giornata di oggi. Non sfuggono comunque le nuove previsioni economiche UE e, negli USA, aggiornamenti sull’indice dei prezzi per la spesa per consumi e il deflatore PCE. In ogni caso, le attese sono di una sostanziale stabilità rispetto alle precedenti rilevazioni.
Martedì 30 ottobre 2018
Nella giornata di martedì il focus in area euro sarà sulla pubblicazione del PIL trimestrale (probabilmente stabile a 0,4%) e annuale (forse in calo da 2,1% a 1,9%). Non mancheranno update di dati nazionali: quelli francesi faranno riferimento alla spesa dei consumi e al PIL: quest’ultimo potrebbe risultare in miglioramento su base trimestrale da 0,2% a 0,4%. In Germania il dato più interessante sarà quello legato alla variazione della disoccupazione, che a ottobre potrebbe esser calato di 12 mila unità, per un tasso stabile al 5,1%. Attenzione in Italia all’appuntamento con l’asta dei BTP a 10 anni.
Negli USA, il dato più importante sarà rappresentato dal report sulla fiducia dei consumatori, ad ottobre forse in attenuazione a 136 punti, e 138,4 punti.
Mercoledì 31 ottobre 2018
La giornata di mercoledì ha il suo principale focus in Giappone, con la riunione Boj, la decisione del tasso di interesse (probabilmente stabile a -0,10%) e l’attesa conferenza stampa finale. Tra i dati macro, quello sulla produzione industriale mensile dovrebbe scendere in flessione di -0,2% a settembre, ex + 0,2%.
Per quanto riguarda l’area euro, i dati aggregati più importante fanno riferimento all’IPC annuale per ottobre, al 2,1% (stabile) e al tasso di disoccupazione, previsto all’8,1% (anch’esso stabile). L’indice dei prezzi al consumo potrebbe esser cresciuto dallo 0,9% all’1,0%.
Negli USA, infine, focus sulla variazione dell’occupazione non agricola, ad ottobre a 190 mila unità stimate ex 230 mila unità. L’indice del costo del lavoro trimestrale potrebbe esser incrementato lievemente allo 0,7%, ex 0,6%.
Giovedì 1 novembre 2018
Tra i mercati aperti, i dati di maggiore rilievo arrivano dalla Gran Bretagna, con il report BOE sull’inflazione e l’aggiornamento sull’indice nazionale dei prezzi delle case (forse in lievissimo calo sia su base mensile che su base annua). L’indice dei direttori degli acquisti sul settore manifatturiero potrebbe aver ceduto a quota 53,1 punti, ex 53,8 punti, per il mese di ottobre. Naturalmente, l’attenzione sarà incentrata sulle decisioni BOE (il tasso dovrebbe rimanere stabile allo 0,75%) e al conseguente discorso del governatore BOE Carney.
Negli USA, diversi dati macro da tenere d’occhio, a partire dalle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, previsto stabile intorno a 215 mila unità.
Venerdì 2 novembre 2018
Concludiamo infine con la giornata di venerdì, dove troveranno spazio alcuni aggiornamenti europei nazionali sui comportamenti PMI. Negli USA, aggiornamento della bilancia commerciale e qualche dato di attenzione sul mercato del lavoro, con salario e retribuzione oraria poco invariate.
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