Non è solo l’Upb (Ufficio Parlamentare di Bilancio) a bocciare la manovra, ma anche Bankitalia e la Corte dei Conti. Le critiche alla NaDef sono giunte da diverse direzioni, e sono state spiegate nelle audizioni in Parlamento. Le risposte del Ministro dell’Economia Giovanni Tria arriveranno domani. Lo stesso ministro è stato anche convocato in Commissione Bilancio dall’opposizione.
“La manovra non cambia” affermano i vicepremier Di Maio e Salvini, che non sembrano disposti ad arretrare di un millimetro. “Stiamo limando, aggiungendo, migliorando. Superamento della legge Fornero, pace fiscale, riduzione delle tasse” ha spiegato Matteo Salvini all’uscita da Palazzo Chigi dopo il vertice sulla manovra, ed ha aggiunto che le riunioni vengono fatte a prescindere da quel che dice Bruxelles.
In un’intervista rilasciata al programma Agorà in onda sulla Rai, Salvini ha parlato di aiutare chi investe nei titoli italiani. “E’ possibile pensare a nuove emissioni di titoli” ha spiegato, con “meno tasse per chi investe nel proprio Paese”.
Spread a 400 punti? Il governo rassicura: non succederà
Il rapporto deficit/pil sarà al 2,4%. Lo confermano i vicepremier in occasione del vertice sulla manovra con il premier Giuseppe Conte, il ministro Giovanni Tria ed il sottosegretario Giancarlo Giorgetti. Circa il rischio che lo spread possa sforare quota 400 punti, è stato opposto un fermo no da parte di Salvini il quale ha detto chiaramente che ciò “non accadrà”.
Non sono mancati i commenti sulla bocciatura pervenuta dall’Upb. “Ascoltiamo tutti ma tiriamo dritto” ha affermato Salvini “un’Italia che torna a crescere è una buona notizia per l’Europa, per i mercati e per il mondo”. Ha poi aggiunto che cancellare la legge Fornero non è un diritto ma un dovere. Secondo Luigi Di Maio cambiare l’impostazione della manovra significherebbe tradire i cittadini.
La bocciatura dell’Upb: il significato è politico
L’Upb intanto ha espresso un parere totalmente negativo sulla manovra, ritenendo che non sia possibile validare le previsioni macroeconomiche relative al 2019 nella NaDef2018 perché sarebbero “troppo ottimistiche” con “forti rischi al ribasso”.
In merito al giudizio dell’Upb che nega la “validazione” il parere dell’esecutivo si evince in parte da un post del M5S comparso su Facebook. Un organismo teoricamente indipendente come l’Ufficio Parlamentare di Bilancio che è in realtà strettamente legato al governo Renzi. Il Presidente Giuseppe Pisauro, e i consiglieri Alberto Zanardi e Chiara Goretti sono stati tutti nominati da Pietro Grasso e Laura Boldrini nel 2014.
Bankitalia critica sui provvedimenti della manovra
Avrebbero impatti modesti e graduali i provvedimenti della manovra di bilancio di questo esecutivo. Il parere di Bankitalia è tutt’altro che positivo, e trapela tutto lo scetticismo in merito alla futura crescita del Paese. Il reddito di cittadinanza, nonché gli sgravi fiscali, ma anche lo stop all’aumento dell’IVA che era previsto per il 2019, non inciderebbero che in misura minima e in maniera graduale.
Assolutamente negativo anche il parere sul superamento della legge Fornero, che secondo Bankitalia avrebbe reso il sistema più sostenibile dal punto di vista finanziario.
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