stime sulle materie prime per il 2025
Migliori e peggiori materie prime per il 2025 - BorsaInside

Con l’anno in corso che è oramai avviato alla conclusione, anche i trader che sono soliti investire in materie prime iniziano a guardare a quello che potrebbe accadere nel 2025 provando ad individuare le possibili migliori commodity e quelle da cui, al contrario, conviene stare alla larga. Proprio questo è il tema al centro di questa guida in cui passeremo in rassegna le opinioni degli analisti sulle prospettive del mercato delle materie prime nel 2025. Insomma parleremo di previsioni, un argomento fondamentale per impostare la propria strategia trading.

Il contesto macroeconomico ereditato dal 2024

Sui mercati c’è sempre continuità tra un anno e l’altro. Quindi il passaggio al 2025 non porterà con sé alcun reset ma, al contrario, tutti quei nodi irrisolti dell’anno. Di cosa stiamo parlando? Tanto per iniziare dei rischi legati a un conflitto commerciale globale che andrebbe ad influenzare la domanda. La presidenza Trump ha promesso dazi sui prodotti europei, canadesi, messicani e cinesi. Se il buon giorno si vede la mattino, il presidente eletto andrà dritto su questo fronte e ciò non potrà non influenzare il valore di molte crypto. In questo contesto anche la FED potrebbe essere costretta a rivedere le due politiche. E anche una decisione simile condizionerebbe le commodity.

Questo per quanto riguarda i fattori cosiddetti limitanti. Per quanto concerne invece le indicazioni macro, le previsioni degli analisti per il 2025 dipingono un rialzo del PIL globale del 3 per cento in un contesto generale in cui la forza del Dollaro Usa potrebbe anche diminuire. A differenza dei due fattori che abbiamo citato in precedenza, crescita economica e influenza del dollaro Usa hanno valenza positiva sul settore commodity.

Avendo chiarito il contesto del 2025, possiamo ora analizzare quali materie prime sono destinate a fare meglio e quali peggio. Parliamo insomma di previsioni sulle commodity. Nei prossimi paragrafi citeremo varie materie prime. Su tutte è possibile speculare attraverso strumenti di tipo derivato come i CFD che danno la possibilità di posizionarsi sia al rialzo (long) che al ribasso (short).

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Migliori materie prime 2025: le commodity più promettenti

Iniziamo dalla parte più dolce dell’analisi ossia le materie prime che dovrebbero performare bene alla luce proprio di quel contesto ambientale che abbiamo citato in precedenza.

Tanto per iniziare ci sono i metalli preziosi che già nel secondo trimestre 2025 dovrebbero registrare un rialzo grazie alla situazione macro più favorevole. Fare riferimento ai preziosi significa in primis l’oro e poi l’argento. C’è poi il platino che potrebbe trarre sostegno dal suo fisiologico deficit strutturale. Ancora altro settore molto promettente potrebbe essere quello dei metalli per l’elettrificazione (in questo caso il caso il driver sarebbe sempre la transizione energetica globale) e quindi il carbonio che, a sua volta potrebbe essere sostenuto dalle politiche di incentivo alla riduzione delle emissioni.

Nella tabella in basso sono riportate schematicamente le possibili migliori materie prime del 2025.

CommodityMotivo del Potenziale
Metalli preziosiIndebolimento del dollaro USA e calo dei tassi d’interesse. Investimenti cinesi possibili.
PlatinoDeficit strutturale e limitata esposizione degli investitori.
Metalli per l’elettrificazioneSostenuti dalla transizione energetica globale.
CarbonioCrescente utilizzo per incentivi alla riduzione delle emissioni.

Le materie prime con previsioni negative per il 2025

C’è sempre un rovescio della medaglia e allora ecco le materie prime che nel 2025 sarebbe il caso di evitare oppure di negoziare al ribasso ad esempio attraverso strumenti derivati a leva come i CFD.

Tanto per iniziare c’è lo zinco che può scontare il surplus di mercato causato da una domanda molto debole. E che dire del ferro che potrebbe scontare il calo della domanda causato dalla flessione dell’economa cinese. Anche le previsioni sulla palladio sembrano stentare e in questo caso a pesare è la flessione nella produzione di veicoli a combustione interna.

Come abbiamo fatto in precedenza ecco sintetizzate in tabella le possibili peggiori materie prime del 2025.

CommodityMotivo di Debolezza
ZincoSurplus di mercato causato da aumenti nell’offerta e domanda debole.
Minerale di ferroRiduzione della domanda di importazione cinese.
Carbone termicoDiminuzione della domanda da parte della Cina.
PalladioCalo dovuto alla diminuzione dei veicoli a combustione interna.
Combustibili fossiliCrescita della domanda in rallentamento (gas escluso, ancora rilevante come transizione).

Come investire in materie prime nel 2025: conclusioni

Fermo restando che la diversificazione resta la strategia chiave per mitigare i rischi nel mercato delle materie prime, nel 2025 dovrebbe esserci opportunità d investimento sui metalli preziosi e su quelli utili per l’elettrificazione e la transizione ecologica (carbonio) mentre sono da guardare con prudenza tutte le materie prime che sono troppo legate alla domanda cinese (vista in calo nel 2025) o quelle con problemi strutturali di surplus.

Dal punto di vista operativo strumenti di tipo derivato come i CFD consentono di fare trading sia al rialzo che al ribasso sfruttando così tutti i possibili cambi di direzione dell’asset. Nella tabella in basso abbiamo riportato i migliori broker per fare trading con i CFD sulle varie materie prime sempre da un solo account.

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