app Uber e grafico di borsa
Prospettive di crescita solide per Uber - BorsaInside

Un nostro lettore ci ha chiesto se è il caso di comprare adesso azioni Uber oppure se la valutazione della nota app di servizio di taxi è troppo elevata. In effetti la quotata da inizio anno ha registrato una crescita del 22 per cento mentre la prestazione su base annua evidenzia un rialzo di ben il 30 per cento. Questi due numeri percentuali potrebbero far pensare che il valore del titolo sia eccessivamente alto e che quindi sia possibile un ritracciamento. Del resto non ci sarebbe nulla di cui meravigliarsi visto che accade molto di frequente che società con valutazioni molto alte poi vadano incontro ad un ritracciamento.

Ebbene questa tendenza generale non sembra proprio riguardare Uber perchè, come vedremo, la piattaforma tecnologica che gestisce un servizio di taxi famoso in tutto il mondo, potrebbe crescere ancora di ben il 25 per cento. A questa percentuale ammonta il potenziale di upside delle azioni Uber.

I motivi per cui le azioni Uber possano apprezzarsi ancora

Ci sono tutta una serie di ragioni convergenti alla base del forte potenziale di rialzo delle azioni Uber. Il primo di questi motivi riguarda direttamente il core business della quotata. Il numero di corse in taxi di Uber alla fine del primo trimestre 2024 ha raggiunto quota 2,57 miliardi con una progressione del 21 per cento su base annua. Anche il rapporto tra il numero di corse in taxi e il numero di utenti attivi della piattaforma ha evidenziato una dinamica positiva. Nel 2023, l’indicatore è salito da 5,2 a 5,6, e alla fine del primo trimestre del 2024 ha raggiunto quota 5,8 contro i 5,4 dell’anno precedente, tornando ai livelli pre-covid.

Il rally delle corse ha ovviamente impattato sui numeri con il segmento taxi di Uber che al termine del primo trimestre 2024 ha migliorato il suo Ebitda rettificato al 7,9 per cento contro il 7,1 per cento dell’anno precedente. Un dato che ha spinto il management aziendale ad ipotizzare che lo stesso Ebitda rettificato possa crescere ad un tasso annuo medio compreso tra il 35 e il 40 per cento nel corso del prossimo triennio.

Nonostante la maturità dell’attività e il passaggio graduale dalla crescita dei ricavi alla crescita dell’Ebitda rettificato, il servizio taxi di Uber continua ad avere un ottimo potenziale di crescita.

Questo perchè l’azienda ha ancora una bassa penetrazione in molti mercati di riferimento che, combinata con la forte notorietà del marchio Uber a livello globale, potrebbe permettere alla quotata di rafforzare il suo posizionamento in queste regioni. Ad esempio, alla fine del quarto trimestre del 2023, il rapporto tra utenti mensili attivi del servizio taxi di Uber e la popolazione sopra i 18 anni negli Stati Uniti era circa del 10 per cento, mentre in Australia e Brasile il rapporto era quasi del 20 per cento. Lo stesso rapporto è inferiore al per cento in Francia, India, Germania e in altri mercati potenzialmente interessanti.

A dimostrazione proprio della forza del brand dell’azienda, c’è poi il fatto che, negli ultimi tre anni, il volume cumulativo delle prenotazioni del servizio taxi nei cosiddetti nuovi paesi (tra cui c’è l’Italia ma anche ) è triplicato confermando la forza della società di costruire audience in nuovi mercati.

Grazie ai risultati ottenuti nelle varie aree geografiche, il business dell’azienda nel segmento delle consegne è tornato a salire con l’Ebitda margin rettificato che ha raggiunto il 3 per cento nel primo trimestre del 2024.

Per finire, in questo rapido elenco di catalizzatori positivi per il titolo, non può non essere inserita anche la notizia dell’avvio di un piano di buyback. A febbraio 2024 il management della quotata ha programma di riacquisto di azioni per un ammontare totale pari al 4,73 per cento di quella che è l’attuale capitalizzazione di mercato.

Insomma c’è più di un motivo per entrare sulle azioni Uber. Il titolo è disponibile sulla piattaforma Fineco (la migliore tra quelle delle banche italiane).

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Le nuove attività di Uber

Tra i fattori bullish di Uber, una menzione a parte è da dedicare alle cosiddette nuove attività. Il core business di Uber resta il servizi taxi, ma negli ultimi anni il business si è allargato ad altri settore, alcuni dei quali molto promettenti.

Una di queste nuove iniziative riguarda la pubblicità sull’app Uber, che viene mostrata agli utenti dei servizi di consegna di cibo e taxi.

Negli ultimi tre mesi del 2023, l’azienda ha raggiunto un livello di generazione di entrate pubblicitarie di 900 milioni di dollari all’anno. Un dato sorprendente che ha determinato il miglioramento delle stime per il 2024. Del resto Uber ha siglato un accordo con Instacart e ora sull’interfaccia del fornitore di cibo. Grazie a questa intesa, Uber punta ad aumentare significativamente la sua quota di inserzionisti di beni di consumo confezionati.

Ad ogni modo già oggi Uber lavora con 500 marchi al dettaglio e i passeggeri dei taxi Uber mostrano un interesse maggiore per la pubblicità rispetto alla media del settore. Un dato su tutti: il tasso di click-through per gli annunci sull’app dell’azienda è del 2,5 per cento media di mercato che si ferma all’1 per cento.

Il fatto che i vertici di Uber puntano a rafforzare il ruolo della società nella pubblicità è confermato anche dalla recente partnership siglata con DoubleVerify, una società di misurazione delle prestazioni pubblicitarie. Se non è un segnale chiaro questo…

Altri nuovi prodotti promettenti di Uber sono i servizi in abbonamento Uber One, Uber Pass, Rides Pass ed Eats Pass. Si tratta di prodotti che consentono ai clienti di ottenere sconti sui taxi, consegne di cibo e beni più favorevoli. A fine 2023 i servizi in abbonamento di Uber avevano un pubblico complessivo di circa 19 milioni di persone e un fatturato annuo di circa 1 miliardo di dollari. Decisamente niente male.

Tirando quindi le somme, pubblicità e servizi in abbonamento sono due assi nella manica di Uber. La prima pur rappresentando non più del 2 per cento delle prenotazioni totali, ha un margine molto alto e potrebbe aiutare l’azienda a raggiungere il suo target di Ebitda rettificato. I servizi in abbonamento, invece, consentono a Uber di mantenere più clienti all’interno del proprio perimetro fidelizzandoli.

Uber conti ultimi 12 mesi e trimestrale: l’analisi

E adesso vediamo più da vicino alcuni risultati finanziari di Uber. Come sempre i focus saranno due: il primo sull’ultimo trimestre note (nella fattispecie i primi tre mesi del 2024) e il secondo sugli ultimi 12 mesi.

Uber ha chiuso i primi tre mesi con ricavi in aumento del 14,82 per cento su base annua a quota 10,13 miliardi di dollari e un Ebitda rettificato in rialzo da 761 milioni di dollari a 1,38 miliardi di dollari. La perdita netta è stata pari a -654 milioni di dollari rispetto a -157 milioni di dollari di un anno prima. In aumento invece il flusso di cassa operativo che è salito a 4,40 miliardi di dollari rispetto a 3,59 miliardi di dollari alla fine del 2023 mentre il flusso di cassa libero è aumentato da 3,36 miliardi di dollari a 4,17 miliardi di dollari. Per il secondo trimestre 2024, i vertici della quotata prevedono una crescita dell’Ebitda rettificato tra il 58 e il 67 per cento a quota 1,45-1,53 miliardi di dollari.

Negli ultimi 12 mesi, invece, Uber ha messo a segno ricavi pari a 38,59 miliardi di dollari in rialzo del 3,51 per cento rispetto al 2023 e un Ebitda rettificato che è passato da 4,05 miliardi di dollari a 4,67 miliardi di dollari con conseguente aumento dell’Ebitda margin rettificato dal 10,87 per cento al 12,11 per cento. Per finire l’utile netto degli ultimi 12 mesi è stato pari a 1,66 miliardi di dollari rispetto a 2,16 miliardi di dollari alla fine dell’anno scorso.

Il prezzo corretto delle azioni Uber

Attualmente le azioni scambiano a sconto rispetto alla media del settore. Il rapporto EV/Vendite è di 3,84x mentre il rapporto EV/EBITDA è di 31,72x. Detto questo, il prezzo obiettivo medio delle principali 28 banche d’investimento di Wall Street è di 88 dollari per azione. Tenendo conto di quelle che sono le attuali quotazioni di Uber, il potenziale di rialzo è del 25 per cento.

Ovviamente ci sono analisti che hanno un target price più alto rispetto alla media e altri più basso. Tra i primi ci sono BOM Capital Markets (prezzo obiettivo a 92 euro) e soprattutto Jefferies che vanta un prezzo obiettivo pari a 100 dollari (valore che implica un potenziale upside del 45 per cento). Tra i secondo invece ci sono la Royal Bank of Canada con il suo prezzo obiettivo di 80 dollari (il potenziale di upside relativo è del 16 per cento) e Bank of America con 87 dollari.

Come comprare azioni Uber con Fineco

La view bullish espressa da molti analisti sulle azioni Uber e il fatto che ci sia un margine di rialzo di ben il 25 per cento sono due indicazioni molto chiare sulle prospettive del titolo. Se si assume la logica rialzista, comprare azioni Uber ai prezzi attuali, proprio perchè lo scenario futuro è quello del rialzo, può essere addirittura conveniente. Per operare si possono usare i tanti broker presenti sul mercato ma anche la piattaforma trading di una delle migliori banche italiane: Fineco (qui la recensione).

Tra le tante opzioni suggeriamo Fineco per due ragioni principali: la possibilità di investire in azioni in tre diversi modi (acquisto di titoli reali, trading con i CFD e trading con gli esclusivi super CFD) e l’assenza di impicci fiscali. Avendo la sede in Italia, infatti, Fineco è broker sostituto di imposta.

Due i tipi di conto a disposizione: quello completo Fineco (che comprende i servizi bancari e quelli di trading) e il conto di solo trading che non ha costi fissi.

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Da non trascurare poi il fatto che sulla piattaforma Fineco è possibile trovare tutti, ma proprio tutti, i mercati disponibili con un piano commissionale sempre molto chiaro: i costi si abbassano con l’aumentare dell’attività di trading.

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