Ford Motor Company è un colosso del settore automobilistico di portata globale che produce automobili ma anche camion e SUV. A differenza di tanti altri concorrenti, quindi, Ford non “limita” il suo business alle auto di ogni tipo ma ingloba anche altri spezzoni del segmento automotive come appunti i camion. La storia di Ford ebbe inizio nel lontano 1903 in Michigan, Stati Uniti.
Il nome della casa automobilistica è indissolubilmente legato al metodo di produzione basato sulla catena di montaggio. Nonostante una lunga storia, Ford ha sempre mostrato di essere in grado di innovarsi sia dal punto di vista dello sviluppo tecnologico che sotto il profilo del desing. Del resto se c’è una lezione che il mercato automobilistico globale ha insegnato in tutti questi anni è che senza innovazione non si è concorrenziali.
Come si può vedere dal grafico in basso, a fine febbraio, le azioni Ford scambiano sotto quota 12 dollari. Da inizio anno il titolo si è apprezzato del 4,3 per cento mentre dal confronto con un anno fa emerge una progressione di quasi il 20 per cento. Rispetto a 5 anni fa i valori risultano in crescita del 18 per cento.
Questi dati confermano il buono stato di salute della quotata. Tuttavia due criticità sembrano palesarsi all’orizzonte: la minaccia di uno sciopero da parte dei dipendenti e, aspetto ancora più preoccupante, la possibilità che i costi possano salire ancora. Proprio perchè la quotata potrebbe essere esposta alle conseguenze negative di questi due eventi “price sensitive” gli investitori possono considerare la possibilità di coprirsi dal rischio investendo in opzioni sulle azioni Ford. In questo articolo, quindi, non parleremo di acquisto tradizionale di azioni Ford ma di trading sulle opzioni.
Sentire parlare di stock options potrebbe far pensare subito a broker esteri e piattaforma che non hanno la sede in Italia. E invece no perchè a permettere di investire in opzioni (e per la cronaca anche futures) è addirittura Fineco, la banca che ha la migliore piattaforma di trading in Italia. Proprio Fineco ha anche recentemente lanciato un conto di solo trading, senza costi fissi, che è l’ideale per i traders speculativi. Torneremo a parlare di Fineco più avanti. Per adesso concentriamoci sui motivo per cui investire con le opzioni sulle azioni Ford è un’idea interessante.
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Fare trading di opzioni sulle azioni Ford per “proteggersi” dal rischio sciopero
Il primo motivo per cui considerare la possibilità di investire in opzioni sulle azioni Ford riguarda il persistente stato di agitazione sindacale. Il 2023 è stato un anno di problemi per Ford e per tante altre case automobilistiche americane. A causa della scadenza dei contratti di lavoro, il 14 settembre, l’UAW ha avviato uno sciopero contro i tre colossi auto di Detroit: General Motors, Stellantis e appunto Ford.
Motivo dello sciopero duro e prolungato il profondo disaccordo sui termini del contratto di lavoro. Per la prima volta nella sua storia l’UAW ha proclamato una agitazione simultanea contro ben tre case automobilistiche.
Inevitabile le conseguenze sui prezzi delle azioni delle tre società. Per la cronaca l’agitazione è terminata con accordi provvisori che hanno soddisfatto molte delle richieste sindacali a partire dagli aumenti salariali per arrivare alla cessazione del sistema salariale a due livelli. Grazie all’intesa e alla ripresa della produzione, i prezzi delle tre quotate sono tornati a crescere. Nel caso in esame, le azioni Ford da fine novembre ad oggi hanno messo a segno un balzo del 27 per cento.
Secondo molti analisti, però, l’accordo con l’UAW, smaltita l’euforia iniziale (più che altro dovuta alla ripresa della produzione di auto) potrebbe avere implicazioni negative a lungo termine per la quotata. Visto che questo rischio non è stato ancora scontato dal mercato, quello in corso potrebbe essere il momento favorevole attuare una strategia ribassista sulle azioni Ford.
I motivi per essere ribassisti sulle azioni Ford
La view ribassista sulle azioni Ford ha origine proprio dall’accordo sindacale provvisorio. Ecco le ragioni per cui posizionarsi al ribasso sul titolo automotive:
- è vero che ci sono gli accordi preliminari, tuttavia i nuovi contratti di lavoro non sono ancora stati firmati. Nelle scorse settimane il CEO di Ford Jim Farley ha affermato che il colosso automobilistico di Detroit deciderà con molta attenzione dove produrre nuovi veicoli dopo lo stallo autunnale con UAW.
- il passaggio dalla produzione standard a quella elettrica Farley porterà Ford ad affrontare in modo strategico le sue decisioni di produzione. Immediata la reazione della UAW che ha già emesso un ordine di sciopero per oltre 9.000 lavoratori presso lo stabilimento di produzione di autocarri della Ford nel Kentucky nel caso in cui i nodi contrattuali esistenti non dovessero essere risolti.
- i costi di produzione alti negli Usa sono uno dei motivi per cui l’azienda sostiene spese annuali superiori a 7 miliardi di dollari. Stando ad alcune proiezioni il nuovo contratto di lavoro con UAW potrebbe danneggiare in modo significativo la competitività globale di Ford impattando almeno 8,8 miliardi di dollari per tutta la durata del contratto.
- pur senza considerare l’impatto atteso del nuovo accordo con UAW, Ford presenta risultati finanziari tra i meno sostenibili tra quelli delle principali case automobilistiche. Parlando di numeri, l’ultimo anno si è chiuso con un margine lordo del 9,17 per cento, un margine operativo del 3,04 per cento e un margine netto del 2,47 per cento. Le percentuali sono le più basse tra i vari competitors e questo è un campanello di allarme non di poco conto.
Strategia opzioni PUT/CALL sulle azioni Ford
Alla luce di quello che abbiamo fin qui detto, la strategia, suggerita ad esempio dagli analisti del centro studi di Freedom24, è tipo PUT. Si può ipotizzare di acquistare opzioni PUT sulle azioni Ford con un prezzo di esercizio pari a 11,82 dollari e data di scadenza il 19/04/2024. Questa opzione costa circa 0,39 dollari, mentre un contratto costerà circa 39 dollari poiché le transazioni di opzione vengono concluse per 100 azioni. Nel caso in cui il prezzo delle azioni dell’attività sottostante dovesse inferiore a dollari 11,82, ma superiore a 11,43 dollari nel giorno di scadenza (ossia il 19/04/2024) allora l’investitore dovrà fare i conto con una perdita di importo variabile.
Viceversa nel caso in cui il prezzo dell’attività sottostante dovesse essere maggiore di 11,82 dollari, l’investitore avrà una perdita massima di 39 dollari mentre se il prezzo dell’asset sottostante dovesse essere inferiore a 11,43 dollari, allora il profitto potenzialmente potrebbe raggiungere 1.143 dollari per una singola opzione. Scenari allettante ma da prendere con le molle e infatti meglio chiudere la posizione in profitto quando il valore dell’opzione call sarà a 0,68 dollari.
Nonostante gli esperti preferiscano l’opzione PUT sulle azioni Ford non si può escludere lo scenario opposto ossia quello di un apprezzamento del titolo automobilistico. Per questo motivo va anche considerata la possibilità di dover optare per una opzione CALL speculando su una ipotesi di rialzo. Un forte rialzo degli utili della casa automotive, infatti, porterebbe ad una variazione positiva del titolo da intercettare con le opzioni CALL.
I trader che hanno un approccio ottimista sulle azioni Ford, potrebbero comprare opzioni CALL sul titolo ad un prezzo di esercizio di 12,82 dollari e con data di scadenza 19/04/2024. L’opzione in questione ha un costo di 0,33 dollari, mentre un contratto costerebbe circa 33 dollari per lo stesso motivo detto in precedenza. Detto questo, vediamo adesso quali sono gli scenari possibili. Se il prezzo delle azioni dell’attività sottostante dovesse essere superiore a 12,82 dollari ma inferiore a 13,15 dollari nel giorno di scadenza allora il trader dovrà fare i conti con una perdita di importo variabile. Se il prezzo del sottostante dovesse al contrario scendere sotto i 12,82 dollari, allora la perdita massima sarebbe di 33 dollari. Per finire se il prezzo dovesse essere superiore ai 13,15 dollari, allora ci potrebbe essere lo spazio per un profitto potenziale molto alto.
Sia nel caso di strategia bullish (opzioni CALL) che nel caso di strategia ribassista (opzioni PUT) è sempre consigliabile impostare un ordine limite. Comprare opzioni con ordine di mercato potrebbe infatti costringere a fare i conti con prezzi estremamente sfavorevoli.
La strategia speculativa citata in questo articolo comporta alti rischi. Vero è che l’investimento in opzioni, a prescindere dal caso specifico trattato, può portare ad un forte aumento del valore patrimoniale ma al tempo stesso può anche causare una perdita totale. Maggiore è la volatilità dell’asset, più alti sono i margini potenziali di profitto ma più alto è anche il rischio di perdita.
Come investire in opzioni sulle azioni con Fineco
La banca Fineco è l’ideale per investire in opzioni sulle azioni. Tanto per iniziare c’è il discorso affidabilità: Fineco è una banca italiana quotata addirittura in borsa con milioni di clienti. In più le commissioni sono vantaggiose visto che partono da 1,95€/$.
Sempre a commissioni competitive si può fare trading di opzioni sulle azioni Usa, come le citate Ford) ma anche su quelle italiane e sui principali indici di borsa del mondo. Strategicamente, poi, è possibile andare Long & Short su CALL Options e Long su PUT Options implementando strategie operative anche di una certa complessità.
Aspetto molto interessante è che, sempre dalla stessa piattaforma, è anche possibile speculare su tantissimi altri mercati. La proposta di Fineco, infatti, è tra le più ampie in assoluto.
Per finire, per quello che riguarda i conti, sono due le opzioni possibili: quello standard che comprende il banking ed ha un canone fisso mensile e quello di solo trading senza costi fissi e senza servizi bancari.
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Un ultimo vantaggio che nessun broker standard è mai in grado di dare. Avendo la sede in Italia, Fineco è sostituto di imposta per i clienti con la residenza italiana. Ciò si traduce in zero problemi di natura fiscale.
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