La settimana inizia con il Dollaro Americano (USD) che manifesta una lieve inclinazione verso il basso dopo la sorprendente performance di martedì. Diversi eventi hanno contribuito a questa dinamica, tra cui dati poco convincenti sull’import/export provenienti dalla Cina e la riemersione delle preoccupazioni per una possibile recessione.
Inoltre, l’annuncio di una tassa del 40% sui profitti delle banche italiane ha ulteriormente alimentato un clima di avversione al rischio, determinando un netto rafforzamento del Dollaro verde nei principali accoppiamenti G10.
Scenario attuale e calendario economico
Con un calendario economico relativamente scarso e i dati sull’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) degli Stati Uniti attesi per giovedì, gli investitori monitoreranno attentamente la situazione mercoledì, cercando di preservare le risorse in vista dell’evento principale.
Dal punto di vista economico, la settimana si prospetta con un calendario di rilasci piuttosto leggero. L’attenzione sarà principalmente rivolta ai dati settimanali sulle domande di mutuo, che forniranno un’indicazione sulla dinamica del settore immobiliare.
Andamento delle materie prime e dati energetici
Nel settore delle materie prime, uno sguardo particolare sarà rivolto al rilascio dei dati sull’olio greggio e i suoi derivati da parte dell’Amministrazione per l’Informazione sull’Energia degli Stati Uniti (EIA). Questo rilascio è particolarmente significativo in seguito alla notevole volatilità registrata dal prezzo del petrolio greggio Western Texas Intermediate (WTI) martedì.
Dopo una flessione iniziale del 3,10% durante la sessione europea, il prezzo ha poi fatto registrare un incremento del 4% nel corso della sessione di trading statunitense.
La volatilità del prezzo del petrolio greggio è stata influenzata dalle preoccupazioni per una recessione, ma con il miglioramento della situazione mercoledì, una potenziale diminuzione delle scorte potrebbe spingere nuovamente al rialzo il prezzo del petrolio greggio.
Prospettive di mercato e decisioni chiave
Sul fronte delle borse, si osserva una lieve ripresa, con l’indice Hang Seng sostanzialmente stabile e le borse europee in avanzamento. Entrambe le borse tedesche, il DAX e l’European Stoxx 50, stanno recuperando dalle perdite subite martedì. I future sull’equity statunitense indicano un’apertura positiva a Wall Street in seguito a questa ripresa.
Un elemento chiave da tenere d’occhio è la probabilità che la Federal Reserve metta in pausa gli aumenti dei tassi di interesse nel suo incontro di settembre. Secondo l’indicatore CME Group FedWatch, i mercati stimano un’86,5% di probabilità che ciò accada.
Analisi tecnica dell’indice del dollaro USA
Sotto un punto di vista tecnico, il Dollaro Americano ha superato una fase critica nell’Indice del Dollaro Americano (DXY). L’attraversamento al rialzo della zona che ospita sia la media mobile semplice a 100 giorni che quella a 55 giorni ha rappresentato un passo significativo, minando le posizioni ribassiste sull’USD.
Tuttavia, mercoledì si osserva un leggero ritiro del Dollaro Americano, ponendo l’attenzione sulla media mobile semplice a 100 giorni a quota 102,31 come livello chiave di supporto.
Da un punto di vista positivo, la sfida successiva sarà superare con una chiusura giornaliera sopra il livello chiave di 102,45, dove si trova la media mobile semplice a 55 giorni. Tuttavia, è importante notare che il precedente superamento al ribasso di questo indicatore potrebbe indicare una mancanza di interesse per l’acquisto.
Qualora il Dollaro Americano dovesse consolidare al di sopra di questo livello, potrebbe intraprendere un percorso verso quota 103, raggiungendo un nuovo massimo mensile.
Sul versante opposto, i sostenitori dell’USD si impegneranno a difendere la media mobile semplice a 100 giorni a 102,31, al fine di evitare una cancellazione completa dei guadagni accumulati durante la settimana.
In caso di fallimento, il Dollaro Americano potrebbe subire una brusca discesa verso quota 102,00, con il minimo recente a 101,74 che rappresenta un livello cruciale da monitorare.
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