Il Dollar Index è il paniere che meglio rappresenta il livello di appeal sul biglietto verde. Con il mese di settembre oramai chiuso è tempo di bilancio sull’andamento di questo indice e quindi sul livello di attrattività del dollaro americano. Le sorprese non sono mancate perchè l’indice del dollaro Usa ha registrato una flessione di circa l’1,5 per cento. Si tratta di un ribasso sufficiente per poter affermare che la luna di miele tra i trader e la valuta americana si sia quantomeno interrotta il che tradotto in termini operativi significa solo una cosa: i trader stanno riducendo la loro esposizione sul biglietto verde.
Ma perchè si sta verificando tutto questo e quali sono, a questo punto, le prospettive del Dollar Index? Il DXY è un paniere che misura il valore del dollaro statunitense rispetto a un paniere di valute straniere indicando quando vale il dollaro rispetto a un gruppo selezionato di altre valute mondiali. Grazie a questa sua caratteristica il Dollar Index riflette la forza relativa del biglietto verde sui mercati internazionali. Ora, quando si pensa al trading sul forex, il pensiero va subito alle coppie di valute. In realtà anche sul Dollar Index è possibile fare trading sempre con i CFD e quindi sempre con la possibilità di operare a leva. FP Markets è un buon broker per fare trading CFD sul DXY perchè, tra i tanti vantaggi, consente anche una rapida esecuzione degli ordini.
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Cosa sta succedendo al Dollar Index?
La performance del Dollar Index nel mese di settembre è finita sotto ai raggi X degli analisti di State Street Global Markets. Secondo gli esperti dall’andamento del paniere è evidente che il posizionamento degli investitori rispetto al dollaro americano sia il più neutrale degli ultimi due anni e mezzo. Niente view bullish, quindi, anche perchè, come puntualmente rivelato dagli esperti, nelle ultime settimane sono aumentate le posizioni short sul dollaro da parte degli hedge fund e degli investitori con approccio più speculativo.
Questa tendenza, riportano da State Street Global Markets, è un dato di fatto con cui, con tutta probabilità, il mercato dovrà fare i conti anche nelle prossime settimane.
Ma perchè è in corso di tutto questo ossia quali sono le ragioni per cui i trader preferiscono shortare?
I motivi citati nel report degli analisti sono fondamentalmente due ed entrambi riguardano, ovviamente, gli Stati. Ci sono le mosse di politica monetaria della FED e poi c’è l’attesa per le elezioni presidenziali in Usa. Questi due fattori stanno pesando come dei macigni sull’appeal del dollaro americano.
Vediamo più nel dettaglio.
Per quello che riguarda la politica della Federal Reserve, il recente taglio di 50 punti base dei tassi di interesse ha del tutto cambiato il quadro di riferimento. Adesso le aspettative sono su operazioni robuste anche nei prossimi board. In questo contesto i rendimenti sono destinati ad abbassarsi ma ciò significa che chi ha in portafoglio dollari (o comunque investe sul biglietto verde) è destinato ad avere ritorni più bassi. Insomma con la svolta sancita dalla FED, andare lunghi sul dollaro non è più profittevole come lo era prima e allora gli investitori giocano la sola carta che hanno a disposizione: puntano sulla valute che potenzialmente rendono di più.
Per quanto riguarda invece il clima di attesa per le presidenziali americane, il timore degli investitori è che possa vincere Trump e soprattutto che, una volta eletto, il candidato americano mantenga fede alla sua promessa di alzare la tassa sull’import dalla Cina al 60 per cento e di introdurre una tariffa generale del 10 per cento su tutte le importazioni. Secondo gli analisti provvedimenti simili significherebbero guerra commerciale. Il dollaro Usa sarebbe la grande vittima di un’azione simile.
Quali sono le previsioni sul Dollar Index
Tenendo conto dell’attuale contesto, quali sono le stime sul possibile andamento dell’indice del dollaro Usa? Le previsioni degli analisti sono abbastanza convergenti.
Elsa Lignos di RBC Capital Markets ha tranquillamente ammesso che i trader stanno alla larga dal dollaro Usa preferendo assumere una esposizione cross-currency. Tenendo conto che l’esito delle elezioni americane è incerto, inserire il biglietto verde nelle previsioni e nel posizionamento diventa complesso.
Anche per gli analisti di State Street Global Advisors l’esito delle elezioni americane è incerto e di conseguenza non è facile prevedere il movimento del biglietto verde. Non è però da escludere che quando i mercati avranno una visione più chiara su questa questione, il dollaro possa ripiegare ancora di più.
Dell’irreversibile debolezza del dollaro non è invece convinto Dominic Bunning di Nomura secondo il quale i market mover americani non sono negativi ed è quindi difficile poter ipotizzare un forte indebolimento del biglietto verde rispetto alle valute emergenti.
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Come fare trading sul Dollar Index con FP Markets
In questa fase il Dollar Index è più centrale degli specifici cambi (esempio Euro Dollaro) perchè meglio rispecchia lo scarso appeal del biglietto verde. Del resto l’indice del dollaro Usa viene usato dagli investitori e dagli analisti per valutare lo stato di salute economica e la forza della valuta americana. Influenzato da fattori ben precisi come le politiche della Federal Reserve, l’andamento dei tassi di interesse e quello dei flussi commerciali (e da qui si può intuire perchè ci sia tanta paura per la vittoria di Trump alle presidenziali), l’indice del dollaro Usa, per mezzo dei CFD, diventa un assist come tutti gli altri su cui è possibile fare trading.
Fondamentale è però usare broker che siano specializzati sul mercato del forex (ambito in cui si colloca il Dollar Index). In precedenza abbiamo fatto il nome di FP Markets e questa scelta non è casuale. FP Markets, infatti, è tra i broker in assoluto con gli spread più bassi oltre a garantire una elevata velocità nell’esecuzione degli ordini. Si tratta di due caratteristiche che pesano tantissimo perchè impattano sul margine di potenziale guadagno del trader.
Con FP Markets, inoltre, si può avere accesso a liquidità di alto livello e a prezzi leader di mercato. Inoltre è possibile fare trading in ogni momento e da qualsiasi luogo. E per gli investitori più esigenti ci sono soluzioni VPS superiori per EA e auto-trading.
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