Il cambio GBP/USD si è indebolito nelle ultime ore, con la sterlina britannica (GBP) che scivola al di sotto del supporto psicologico di 1,2500 contro il dollaro (USD) in questa sessione di mercoledì a Londra.
A determinare questo trend sfavorevole alla coppia GBP/USD sono stati diversi fattori, a cominciare dal forte recupero del dollaro statunitense e il sentiment di incertezza legato alla decisione sui tassi di interesse della Banca d’Inghilterra (BoE), che sarà annunciata nella giornata di domani.
Quali previsioni per il cross GBP/USD?
Le previsioni indicano tassi di interesse nel Regno Unito stabili al 5,25% per la sesta volta consecutiva. È inoltre attesa una virata da paret della Bank of England verso politiche monetarie leggermente più accomodanti per quel che riguarda i tassi di interesse, e questo per via della maggior fiducia nelle prospettive sull’inflazione.
Si ritiene infatti che il tasso di inflazione potrebbe raggiungere finalmente il 2% per il mese di aprile. Ciò emerge dai recenti commenti del governatore della BoE, Andrew Bailey, in occasione dell’annuale riunione di primavera ospitata dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) il mese scorso.
In questo momento quindi i mercati finanziari si aspettano che la BoE inizierà a ridurre i tassi di interesse dalla riunione di giugno. Lo stesso Andrew Bailey ha confermato, nell’ultima riunione di politica monetaria, che la prospettiva di due o tre tagli dei tassi per il 2024 è realistica.
Abbiamo visto che la sterlina britannica ha perso terreno nel cambio con il dollaro USD, scendendo leggermente al di sotto del supporto psicologico di 1,2500. La coppia GBP/USD si trova ora sotto pressione dopo aver affrontato una forte resistenza sopra la linea del collo del pattern grafico Head & Shoulders (H&S) formato su un timeframe giornaliero.
Il 12 aprile, il cambio GBP/USD ha registrato una forte pressione di vendita in seguito al superamento al ribasso della linea del collo del pattern H&S tracciato dal minimo del 8 dicembre intorno a 1,2500.
Nel frattempo tra gli investitori cresce un sentiment di cautela circa le prospettive di breve termine in quanto il “Cable” non riesce a rimanere sopra la media mobile esponenziale a 20 giorni (EMA), che si attesta intorno a 1,2520. Inoltre il Relative Strength Index (RSI) a 14 periodi oscilla nell’intervallo 40,00-60,00, dato che denota indecisione tra gli investitori.
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