Durante la sessione europea anticipatà del venerdì, il cambio GBP/USD resta fermo al di sotto del livello psicologico di 1.2600, nonostante i dati positivi sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito, che non sono riusciti ad innescare alcun rialzo del cross col dollaro Usa.
I trader temono ancora per l’economia del Regno Unito
Il quadro che emerge in questi giorni, all’indomani della pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito, è ancora quello di un diffuso timore per l’economia britannica, e il cross GBP/USD perde nel frattempo uno 0,04% su base giornaliera, restando ancorato al di sotto della soglia psicologica di 1.2600.
I dati pubblicati dall’Ufficio di statistica nazionale del Regno Unito mostrano che le vendite al dettaglio hanno registrato un incremento del +3,4% su base mensile nel mese di gennaio, mentre la lettura precedente invece indicava un calo del 3,3%.
Invece su base annua si registra un incremento delle vendite al dettaglio del +0,7%, mentre la lettura precedente indicava un calo del 2,4%. Questi dati tuttavia non sono riusciti a fugare le paure degli investitori, che mostrano preoccupazione per l’economia britannica, che stando ai dati relativi al quarto trimestre 2023, è entrata in una recessione tecnica.
L’economia del Regno Unito entra in recessione tecnica
Con la pubblicazione dei dati relativi al PIL del Regno Unito per il quarto trimestre 2023 apprendiamo che l’economia britannica è scivolata in una recessione tecnica nella seconda metà del 2023, prima delle elezioni generali.
Uno degli effetti che la pubblicazione di questi dati sul PIL potrebbe sortire è quello di indurre la Banca d’Inghilterra (BoE) a tagliare i tassi di interesse con un po’ di anticipo, con una prima sforbiciata che potrebbe arrivare già a maggio. Dalla BoE però chiedono maggiori garanzie che che l’inflazione tornerà sotto controllo prima di intervenire con un taglio dei tassi.
In calo oltre le previsioni il dato sulle vendite al dettaglio negli USA
Nel frattempo negli Usa i dati sulle vendite al dettaglio di gennaio hanno suggerito la possibilità che la Federal Reserve (Fed) decida di tagliare i tassi di interesse prima del previsto, cosa che ha trascinato il dollaro statunitense (USD) al ribasso nell’ultima sessione.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono infatti diminuite dello 0,8% su base mensile a gennaio rispetto alla crescita dello 0,4% di dicembre, quindi un dato peggiore di quello delle stime, che indicava un calo dello 0,1%. E il gruppo di controllo delle vendite al dettaglio è arrivato a -0,4% su base mensile rispetto allo 0,6% precedente.
Ora gli occhi degli investitori sono tutti puntati sull’indice dei prezzi alla produzione (PPI) degli Stati Uniti di gennaio, che è atteso per la giornata di venerdì. Nel caso in cui dal rapporto emergesse un dato più debole del previsto, potremmo assistere ad una certa pressione al ribasso sul dollaro statunitense (USD).
Nel frattempo, nella giornata di oggi sono attesi i dati sulle abitazioni in costruzione, i permessi di costruzione e le aspettative di inflazione dei consumatori dell’Università del Michigan, dati che contribuiranno a fornire importanti indizi sulla direzione che potrebbe prendere nei prossimi giorni il cambio GBP/USD.
Tutti i migliori broker CFD danno la possibilità di fare trading sul cross Eur/Usd. Noi consigliamo eToro (qui la recensione), dove puoi aprire un conto demo gratuito da 100mila euro virtuali per imparare a fare trading senza correre il rischio di perdere soldi veri.
- Piattaforma N.1 al mondo per il Social Trading
- ETF - CRYPTO - CFD
- Licenza: CySEC - FCA - ASIC
- Copia i migliori trader del mondo
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.
Migliori Piattaforme di Trading
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.