Il cross valutario AUD/USD si trova ancora in difficoltà dopo aver registrato un lieve ribasso fino a trovare supporto sopra la metà del livello 0,6500. Il dollaro USD ancora forte rappresenta infatti un ostacolo che potrebbe fermare la ripresa del cambio.
AUD/USD ancora sotto pressione di vendita
Questo è il terzo giorno consecutivo che il cross valutario AUD/USD si trova sotto pressione di vendita. La pressione non si è ancora esaurita dopo che il cross ha toccato il suo livello più basso dall’8 agosto, sfiorando la metà di 0,6500 nella prima parte della sessione europea.
Le prospettive tra l’altro non indicano un’inversione del trend, bensì il rischio che la traiettoria discendente prosegua ancora sulla spinta del rinnovato trend di acquisto di dollari statunitensi (USD). Questo trova sostegno nelle politiche monetarie della Federal Reserve degli Stati Uniti, in cui si trova conferma di un ulteriore allentamento.
Dati macroeconomici USA rafforzano il dollaro
Il dollaro statunitense (USD) si presenta ancora forte anche a fronte delle conferme che arrivano dai dati macroeconomici dagli Stati Uniti, che sembrano confutare la tesi recessionista.
Le aspettative di mercato rispetto alle decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse trovano quindi conferme importanti che la direzione sarà quella di tassi più contenuti nel corso dell’anno.
Nel frattempo i timori che i piani di spesa di Kamala Harris e del candidato repubblicano Donald Trump possano innescare un ulteriore aumento del deficit spingono verso livelli più alti i rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti.
Ciò produce a sua volta un’ulteriore spinta rialzista sull’Indice del dollaro USA (DXY), che traccia il valore della valuta statunitense rispetto a un paniere di valute. Si ferma così il calo che aveva avuto inizio lunedì dopo che era stato toccato il picco di tre mesi, influenzando al ribasso il cross AUD/USD.
La Reserve Bank of Australia potrebbe tagliare i tassi di interesse
Intanto si attende il dato relativo all’inflazione al consumo in Australia, che dovrebbe essere pubblicato nella giornata di domani, mercoledì 30 ottobre. Ci si aspetta che il tasso annuo raggiunga il 2,9% per il terzo trimestre, vale a dire il livello più basso dal primo trimestre del 2021.
Questo alimenta le speculazioni sulla possibilità che la banca centrale australiana, la Reserve Bank of Australia (RBA), decida di tagliare i tassi di interesse. Naturalmente ciò influisce negativamente sull’andamento del dollaro australiano (AUD) e alimenta la pressione di vendita intorno al cross AUD/USD.
Ma le cause del calo di questa coppia valutaria andrebbero ricercate anche in alcune vendite tecniche conseguenti alla rottura della scorsa settimana del supporto della media mobile semplice a 200 giorni (SMA) vicino alla regione 0,6630-0,6625.
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Le previsioni per l’andamento del dollaro australiano trovano comunque alcuni scenari positivi sostenuti dai rapporti secondo i quali la Cina sta prendendo in considerazione la possibilità di emettere oltre 10 trilioni di yen di debito extra nei prossimi anni per rinforzare l’economia.
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