Luglio potrebbe essere un mese decisivo per quello che riguarda le decisioni di politica monetaria delle banche centrali. Quando si parla di tassi di riferimento (e quindi costo del denaro), il pensiero va subito alla Federal Reserve e poi, in seconda battuta, Banca Centrale Europea. In effetti è la FED con le sue scelte a condizionare poi quello che decideranno le altre banche centrali. Ma la FED, essendo il dollaro valuta di riferimento mondiale e soprattutto valuta di quotazione di tantissime materie prime, condiziona anche le stesse performance economiche globali.
Non c’è quindi nulla di cu stupirsi se in queste settimane a tenere banco sono proprio quelle che saranno le prossime decisioni della FED. A giugno la banca centrale americana ha lasciato i tassi fermi alimentando la speranza che ci possa presto essere un cambio di passo nelle politiche monetarie. Il problema è che da alcune settimane circolano molte indiscrezioni circa la possibilità che a luglio i tassi possano tornare a salire prima di una nuova pausa. Insomma la situazione è tornata ad essere incerta e non c’è nulla di cui stupirsi se anche i mercati ne stanno risentendo. La scorsa settimana, ad esempio, le vendite sono tornare a caratterizzare molte borse e questo è un chiaro segnale di nervosismo.
In un contesto di egemonia della FED, quello che fanno le altre banche centrali spesso quasi passa in secondo piano. A parte la BCE, e in misura minore la Bank of England e la Bank of Japan, sembra che non esistano neppure gli altri istituti centrali. Invece ci sono e in questo articolo parleremo proprio del loro approccio.
In tutto esamineremo il posizionamento sui tassi di 8 banche centrali (nel nostro elenco non ci saranno quelle di cui si tende a parlare di più ossia FED e BCE).
Bank of Japan
Iniziamo dall’Asia estrema, quindi Giappone. Da quando il governatore della BOJ è Kazuo Ueda l’istituto nipponico ha seguito una politica accomodante. Ciò ha spinto gli investitori ad ipotizzare che in Giappone non non si sarà un inasprimento del costo del denaro. Risultato della politica accomodante è il mantenimento dei rendimenti lontano dal tetto che la BOJ difende.
La domanda che gli investitori si pongono è se Ueda eliminerà o cambierà il controllo dei rendimenti della banca come misura per arginare gli effetti collaterali dello stimolo monetario.
Ecco in 3 punti quale è la situazione monetaria del Giappone:
- Saldo tasso di riferimento corrente: -0,1 per cento
- Previsioni Bloomberg Economics per fine 2023: -0,1 per cento
- Previsioni Bloomberg Economics per la fine del 2024: 0 per cento
Queste indicazioni possono essere usate per fare trading sulle coppie forex con al loro interno lo Yen giapponese a partire dal cambio Dollaro Yen.
Bank of England
A causa del prolungato rialzo dell’inflazione, gli investitori ritengono che la BoE passa alla fine alzare i tassi al 6,25 per cento entro febbraio. Si tratterebbe del livello più alto dal 1999.
Il 22 giugno scorso, c’è stato il tredicesimo aumento consecutivo dei tassi BoE che ora sono al 5 per cento. Le indicazioni che arrivano dalla banca centrale britannica non sembrano indurre ad alcun ottimismo: ci saranno altri aumenti nei prossimi board.
Il fatto è che mentre l’inflazione complessiva sta progressivamente diminuendo grazie all’attenuarsi dello shock energetico, la misura di base dei prezzi al consumo è superiore al 7 per cento e soprattutto dovrebbe diminuire solo lentamente. Ci sono anche tutta una serie di timori circa la possibilità che la recessione non solo possa essere dura ma possa anche rivelarsi il prezzo da pagare per contrastare l’inflazione.
Ecco in 3 punti quale è la situazione monetaria della Gran Bretagna:
- Tasso bancario attuale: 5 per cento
- Previsioni Bloomberg Economics per la fine del 2023: 5,75 per cento
- Previsioni Bloomberg Economics per la fine del 2024: 5 per cento
Queste indicazioni possono essere usate per fare trading sulle coppie forex con al loro interno la Sterlina britannica giapponese a partire dal cambio GBP/USD.
Banca Popolare Cinese
Purtroppo la ripresa economica della Cina sta perdendo slancio e la vecchia tigre asiatica cresce meno delle attese con conseguenti preoccupazioni a livello globale.
Lo scorso mese di giugno, per la prima volta dopo un anno, la PBOC ha deciso di tagliare i tassi e questa mossa sta alimentando le speculazioni circa la possibilità che la politica monetaria si stia allentando. Non è quindi escluso un ulteriore intervento magari con un piano di stimolo che se, su questo punto, per adesso c’è la massima prudenza.
Secondo le stile elaborate da Bloomberg, il Prodotto interno lordo della Cina dovrebbe crescere del 5,5 per cento nel corso del 2022. Si tratta di una previsione che è migliore rispetto al 5 per cento stimato dal governo di Pechino che, evidentemente, preferisce la prudenza.
Ecco in 3 punti quale è la situazione monetaria della Cina:
- Tasso di prestito a medio termine attuale a 1 anno: 2,65 per cento
- Previsioni Bloomberg Economics per la fine del 2023: 2,45 per cento
- Previsioni Bloomberg Economics per fine 2024: 2,35 per cento
Banca Centrale Indiana
Nella seconda riunione consecutiva che si è tenuta a giugno, il board della Banca Centrale Indiana ha deciso di lasciare invariato il tasso di riferimento ai livelli attuali. I banchieri indiani preferiscono essere cauti temendo sia le tensioni geopolitiche che la stagione delle piogge che può sempre mettere in difficoltà l’economia del colosso asiatico. Il prossimo 10 agosto ci sarà la prossima riunione della banca centrale indiata e tutto lascia presagire che non ci siano novità.
Ecco in 3 punti quale è la situazione monetaria dell’India:
- Tasso di riacquisto RBI attuale: 6,5 per cento
- Previsioni Bloomberg Economics per fine 2023: 6,5 per cento
- Previsioni Bloomberg Economics per fine 2024: 5,5 per cento
Banca Centrale del Brasile
A giugno la banca centrale del Brasile ha lasciato il benchmark Selic al 13,75 per cento. Si è trattato della settimana conferma di fila per i tassi.
Per adesso i banchieri carioca non hanno annunciato l’avvio di un ciclo di allentamento monetario, tuttavia il fatto che i tassi siano fermi da ben sette riunioni è già incoraggiante.
Considerando che l’inflazione in Brasile sembra essere sottocontrollo, si infittiscono le voci su un possibile cambio di passo sui tassi già a partire dal board di agosto. A maggio i prezzi al consumo del Brasile sono aumentati del 3,94 per cento, un dato accettabile per la banca centrale. Non c’è quindi da stupirsi sa da più parti (governo, categorie di rappresentanza economica) ci sono ora pressioni per un taglio.
Ecco in 3 punti quale è la situazione monetaria del Brasile:
- Tasso obiettivo Selic attuale: 13,75 per cento
- Previsioni Bloomberg Economics per la fine del 2023: 12 per cento
- Previsioni Bloomberg Economics per la fine del 2024: 9 per cento
Banca Centrale della Nigeria
A maggio 2022 la banca centrale della Nigeria ha alzato il tasso di riferimento di ben 7 punti. A luglio è possibile un nuovo incremento anche perchè il paese africano ha un grandissimo problema: l’inflazione che corre al ritmo più veloce degli ultimi 18 anni. La Nigeria vive anche un gravissima situazione sociale innescata dalla svalutazione della Naira, la divisa nazionale. La perdita di valore ha avuto come effetto un aumento delle tariffe elettriche e anche i prezzi della benzina alla pompa sono saliti di 3 volte provocando proteste in un paese che è sempre stato poco stabile (dispute etniche, fondamentalismo islamico)
Ecco in 2 punti quale è la situazione monetaria della Nigeria:
- Tasso attuale della banca centrale: 18,5 per ceno
- Previsioni mediane dell’economista per la fine del 2023: 18,5 per cento
Banca Centrale della Russia
A causa della guerra in atto contro l’Ucraina, la Banca Centrale Russia viaggia controcorrente rispetto alle altre banche centrali. In quest’ottica è la leggere il primo rialzo del costo del denaro da 17 mesi a questa parte (ossia dall’inizio dell’offensiva in Ucraina) che la Banca centrale di Mosca sta preparando
Attualmente il benchmark è al 7,5 per cento da settembre. Si tratta della pausa più lunga degli ultimi 7 anni. Considerando che l’economia russa va meglio delle attese, molti analisti ritengono che il tema del rialzo del costo del denaro possa essere già affrontato nel board di luglio al massimo a settembre.
Ecco in 3 punti quale è la situazione monetaria della Russia:
- Tasso chiave attuale: 7,5 per cento
- Previsioni Bloomberg Economics per la fine del 2023: 8 per cento
- Previsioni Bloomberg Economics per fine 2024: 7,5 per cento
Banca Centrale Turca
La banca centrale turca ha recentemente aumentato i costi di indebitamento ma soprattutto si è impegnata ad inasprire in modo graduale le condizioni monetarie fino a quando non ci sarà un calo significativo di una inflazione che, ad oggi, continua a dare l’impressione di essere del tutto fuori controllo (dovrebbe essere pari a quasi 8 volte il target del 5 per cento fissato dalla banca centrale turco).
Vero è che i bassissimi costi di indebitamento sono stati da volano per la crescita economica turca, tuttavia il paese ora è al bivio e la banca centrale deve intervenire.
Ecco in 3 punti quale è la situazione monetaria della Turchia:
- Tasso pronti contro termine corrente a 1 settimana: 15 per cento
- Previsioni Bloomberg Economics per la fine del 2023: 24 per cento
- Previsioni Bloomberg Economics per la fine del 2024: 20 per cento
Come fare trading sul Forex sfruttando le decisioni di politica monetaria delle banche centrali
Il trading sul Forex sfruttando le decisioni di politica monetaria delle banche centrali può essere un’approccio interessante per alcuni trader.
Per cavalcare in ottima investimento le decisioni delle banche centrali, è consigliabile agire in tre direzioni:
- Affinare la propria preparazione: è necessario assicurarsi di avere una conoscenza di base dei mercati finanziari, del funzionamento del Forex e degli strumenti di trading. Fondamentale studiare i principi fondamentali dell’economia e imparare a interpretare gli annunci delle banche centrali.
- Analisi tecnica: le decisioni di politica monetaria delle banche centrali vanno monitorate attentamente. Questi annunci possono includere cambiamenti dei tassi di interesse, delle politiche quantitative o delle dichiarazioni sui futuri orientamenti di politica monetaria. E’ fondamentale provare a capire come queste decisioni potrebbero influenzare le valute coinvolte.
- Analisi tecnica: attraverso l’analisi tecnica si possono identificare modelli e tendenze sui grafici delle valute. L’analisi tecnica può fornire indicazioni sul momento migliore per entrare o uscire da una posizione.
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