L’Euro (EUR) sta vivendo un periodo di crescente incertezza e debolezza rispetto al potente Dollaro statunitense (USD). Questo trend ha portato l’EUR/USD a scendere nella zona critica di 1,0530, dopo tre sessioni consecutive di guadagni. Un’analisi accurata di questi sviluppi economici è essenziale per comprendere l’attuale panorama finanziario internazionale.
Il dollaro USA (USD) continua a recuperare terreno
Contrariamente all’andamento dell’Euro, il Dollaro sta mostrando una notevole capacità di recupero, avanzando nuovamente verso la regione di 106,30 nell’Indice del Dollaro statunitense (DXY). Questo aumento di valore del Dollaro è una risposta diretta al sentimento di avversione al rischio che attualmente domina i mercati globali all’inizio di questa settimana.
Sul fronte della politica monetaria, gli investitori seguono con attenzione le mosse delle rispettive banche centrali. Si prevede che la Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti manterrà i suoi tassi di interesse ai livelli attuali per il resto dell’anno.
Tuttavia, c’è una crescente speculazione riguardo alla possibilità che la Banca Centrale Europea (BCE) metta in pausa la sua politica monetaria. Questo avviene nonostante i livelli di inflazione nell’area euro superino l’obiettivo della banca, suscitando preoccupazioni legate a una possibile recessione o stagflazione nell’area.
A livello nazionale, la produzione industriale in Germania ha registrato una diminuzione dello 0,2% nel mese di agosto. Questo dato è significativo, poiché la Germania è una delle principali economie dell’area euro e un indicatore chiave delle condizioni economiche europee.
Analisi tecnica del cambio EUR/USD e previsioni
Il calendario degli Stati Uniti sarà relativamente vuoto durante la celebrazione del Columbus Day, ma l’attenzione degli investitori si concentra sui discorsi di importanti figure del settore finanziario. Tra questi, spiccano il Presidente della Federal Reserve di Dallas, Lorie Logan (considerato un “falco” nelle politiche monetarie), il Governatore del FOMC Michael Barr (un centrista) e il Governatore del FOMC Philip Jefferson (anch’esso un centrista).
Spostandoci verso un’analisi tecnica più dettagliata, l’EUR/USD sembra attualmente limitato dalla soglia psicologica di 1,0600. Il recente declino ha portato la coppia valutaria a correggere al ribasso dai massimi raggiunti intorno a questa cifra.
Continuando su questa traiettoria al ribasso, potremmo assistere a una possibile revisione del minimo del 2023 a 1,0448, registrato il 3 ottobre. Questo scenario potrebbe preparare il terreno per una sfida alla cruciale cifra rotonda di 1,0400. Un superamento di questo livello potrebbe aprire la strada a un retest dei minimi di 1,0290 (registrati il 30 novembre 2022) e 1,0222 (21 novembre 2022).
D’altra parte, nel caso in cui la coppia EUR/USD dovesse guadagnare slancio, potrebbe puntare alla prossima resistenza al rialzo situata a 1,0617 (dal 29 settembre). Successivamente, l’importante media mobile a 200 giorni, posizionata a 1,0823, potrebbe rappresentare un punto di riferimento significativo.
Un superamento di questo livello potrebbe innescare un test del massimo del 30 agosto a 1,0945 e della resistenza psicologica di 1,1000. Se la coppia fosse in grado di superare il massimo dell’10 agosto a 1,1064, potrebbe addirittura raggiungere il massimo del 27 luglio a 1,1149 e, forse, il massimo del 2023, fissato a 1,1275 dall’18 luglio.
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