Il contesto economico globale ha subito un’inversione di tendenza, con il recente rialzo del dollaro statunitense, influenzato dalle nuove valutazioni della Federal Reserve riguardo ai tagli dei tassi di interesse nel 2024.
L’andamento positivo dei titoli obbligazionari delle ultime settimane del 2023 è stato bruscamente interrotto, portando a un ribasso degli asset rischiosi e delle materie prime, mentre il dollaro ha guadagnato terreno rispetto alle principali valute, ad eccezione del peso messicano.
Il fulcro della situazione attuale è la pubblicazione mensile dell’indice di inflazione CPI negli Stati Uniti, prevista per giovedì. Il mercato si aspetta una moderazione del dato core su base annua, ma eventuali sorprese al rialzo potrebbero complicare la prospettiva di un imminente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a marzo, alimentando ulteriormente il recente rialzo del dollaro.
Eurozona: tensioni tra BCE e debolezza economica
Nell’Eurozona, persiste la tensione tra l’apparente aggressività della BCE e la debolezza economica della regione. I dati sull’inflazione di dicembre hanno mostrato un rimbalzo nell’indice headline, ma l’indice core è sceso al di sotto del tasso repo della BCE.
In questa settimana, l’attenzione si concentrerà sui discorsi dei funzionari della BCE, in particolare del capo economista Lane, per ottenere chiarezza sulla visione della BCE riguardo alla recente debolezza economica e il suo impatto sulla politica monetaria.
Il mercato del lavoro statunitense presenta segnali contraddittori. Nonostante la stabile creazione di posti di lavoro e la crescita salariale positiva nell’indagine sulle imprese, l’indagine sulle famiglie ha rivelato un considerevole calo della partecipazione alla forza lavoro. Il report sull’inflazione CPI di dicembre, previsto per giovedì, sarà cruciale nel fornire chiarezza sulla probabilità di un futuro taglio dei tassi, attualmente stimata al due terzi.
Sterlina: resistenza e prospettive positive
La sterlina è stata l’unico membro del G10 a resistere al rialzo del dollaro, terminando la scorsa settimana in rialzo rispetto alle altre valute. Questo successo è attribuibile alla tenuta della domanda, evidenziata dai dati economici, e alla propensione relativamente cauta della Banca d’Inghilterra, che ha mantenuto tassi d’interesse più elevati nel G10.
La focalizzazione di questa settimana sarà sul PIL di novembre, con previsioni di un rimbalzo rispetto alla contrazione di ottobre.
Il panorama finanziario globale è in rapido cambiamento, come abbiamo visto, con il dollaro che guida le dinamiche del mercato. La pubblicazione dei dati chiave questa settimana determinerà in larga misura le future direzioni degli investimenti e potrebbe consolidare ulteriormente la posizione dominante del dollaro nei mercati internazionali.
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