Nella sessione odierna di Londra vediamo il cambio GBP/USD alle prese con la resistenza principale intorno al livello di 1,3100, e la situazione potrebbe non sbloccarsi finché non saranno pubblicati i tanto attesi verbali FOMC.
Il cambio GBP/USD nel più ampio contesto economico
Il Cable (questo il nome usato dagli ‘addetti ai lavori’ per riferirsi al cross GBP/USD) si sta muovendo con cautela mentre cresce l’attesa per i verbali del FOMC. La pressione del dollaro USA continua a farsi sentire e intanto le previsioni di alcuni analisti confermano la possibilità di un ulteriore taglio dei tassi di interesse da parte della Fed di 50 punti base (bps) nel mese di novembre.
Ad influire sull’andamento incerto dei mercati è, in questa fase, soprattutto lo scenario di elevata tensione sul piano geopolitico. Ricordiamo infatti che mentre il conflitto Nato – Russia si dipana sempre con maggior chiarezza nel contesto dell’operazione militare speciale in Ucraina, si sta aprendo un nuovo fronte su cui gli USA dovranno destinare ingenti risorse.
Se, come sembra essere confermato giorno dopo giorno, ci sarà una dura risposta da parte di Israele all’attacco missilistico iraniano del 1° ottobre, il rischio di un’escalation che infiammi il Medio Oriente intero si fa sempre più tangibile, con tutto ciò che comporta in termini di conseguenze sui mercati.
Proprio questi elementi su cui è doveroso soffermarsi influiscono in modo diretto sul sentiment complessivo del mercato, che resta avverso al rischio soprattutto per la piega che stanno prendendo gli eventi sullo scacchiere mediorientale.
Intanto i futures dell’S&P 500 hanno registrato delle perdite durante le ore di trading europee; l’indice del dollaro USA (DXY), che traccia il valore del dollaro (USD) rispetto a sei principali valute, cerca intanto di superare il livello di 102,70.
Le decisioni della Fed e le previsioni sul cross GBP/USD
Le attese degli operatori di mercato sono di un ulteriore taglio dei tassi di interesse da parte della Fed a novembre. Il ritmo potrebbe essere anche maggiore a quello degli ultimi tagli, con una riduzione di 50 bps, e questo per via del fatto che i rischi di un rallentamento dell’economia degli Stati Uniti si sono ridotti in seguito alla pubblicazione dei dati positivi sull’andamento del mercato del lavoro relativi al mese di settembre.
I dati sembrano infatti confermare che la recessione economica non è un timore fondato, infatti pare che la crescita dell’occupazione sia robusta, e accompagnata da una crescita salariale che molti analisti non si aspettavano.
Ma, come accennato all’inizio, nella sessione di oggi gli investitori sono concentrati soprattutto sui verbali del Federal Open Market Committee (FOMC) riguardanti la riunione di settembre, la cui pubblicazione è prevista per le ore 18.00 GMT.
Ricordiamo poi che nella riunione di politica monetaria vi è stato un voto unanime per un taglio dei tassi di interesse di 50 punti base, al 4,75%-5,00%, con la sola governatrice della Fed Michelle Bowman, che ha invece sostenuto un taglio dei tassi di soli 25 bps, il che confermerebbe le elevate probabilità di ulteriori tagli.
L’andamento della sterlina britannica (GBP) sarà ora influenzato dalle attese dei mercati riguardanti proprio i tassi di interesse della BoE (Bank of England) per il resto del 2024, con la previsione di un taglio di 25 bps in uno dei suoi due incontri rimanenti per l’anno in corso. Intanto gli investitori attendono i dati relativi al PIL mensile e quelli sull’andamento del settore industriale del mese di agosto, attesi per la giornata di venerdì 11 ottobre.
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