Il dollaro statunitense (USD) sta vedendo un rallentamento del rally della scorsa settimana per il secondo giorno consecutivo, con gli investitori che accolgono il ritorno della Cina sui mercati. Non è un benvenuto caloroso, con l’indice cinese Hang Seng 300 che ha chiuso in ribasso di oltre il 9%. Si sta verificando un aumento dell’avversione al rischio, con anche le azioni europee in difficoltà.
Il calendario economico è leggero e non dovrebbe generare grandi movimenti martedì, con il saldo commerciale dei beni e l’indice di ottimismo economico che non si prevede influiranno sui mercati. Tuttavia, i commenti del presidente della Federal Reserve di Atlanta Raphael Bostic e del vicepresidente della Federal Reserve Phillip Jefferson potrebbero avere un impatto.
Analisi tecnica dell’Indice del dollaro statunitense: lo “Short Squeeze” ha fatto il suo effetto
L’indice del dollaro statunitense (DXY) sta rallentando leggermente per il secondo giorno consecutivo. Il forte rally della scorsa settimana sta vedendo un po’ di prese di profitto per il secondo giorno di fila. Il fatto che il dollaro statunitense non riesca a guadagnare ulteriormente, nonostante il tono di avversione al rischio dall’Asia, potrebbe indicare che uno “short squeeze” è stato completato e potremmo assistere a un lento calo da questo punto in avanti.
Il livello psicologico di 103,00 è il primo ostacolo da superare al rialzo. Più in alto, il grafico identifica 103,18 come livello massimo per questa settimana. Una volta superato questo livello, emerge un’area molto instabile, con la media mobile semplice (SMA) a 100 giorni a 103,32, la SMA a 200 giorni a 103,76, e i livelli chiave di 103,99-104,00 in gioco.
Al ribasso, la SMA a 55 giorni a 101,99 rappresenta la prima linea di difesa, supportata dal livello tondo di 102,00 e dal livello chiave di 101,90, che potrebbero assorbire la pressione ribassista e innescare un rimbalzo.
Se questi livelli non reggono, il supporto si trova a 100,62. Più in basso, dovrebbe avvenire un test del minimo dell’anno a oggi, situato a 100,16, prima di ulteriori ribassi. Infine, qualora si scendesse sotto l’importante livello di 100,00, entrerebbe in gioco il minimo del 14 luglio 2023 a 99,58.
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