L’Indice del Dollaro USA (DXY), che misura la performance del dollaro statunitense (USD) rispetto a sei principali valute, è nuovamente sceso venerdì dopo alcune notizie riguardanti i dazi e il disegno di legge sulla spesa degli Stati Uniti.
L’indice, che questa settimana è rimasto al di sotto della soglia di 104,00, non ha mostrato grandi variazioni nonostante le voci su un possibile accordo di cessate il fuoco da parte dell’Ucraina, i primi passi nel voto del piano di spesa tedesco e le ritorsioni di Canada ed Europa sui dazi statunitensi.
Prospettive economiche: ultimi dati attesi
Sul fronte dei dati economici, le ultime pubblicazioni sono attese per la giornata di venerdì. L’Università del Michigan rilascerà la sua lettura preliminare sul sentimento dei consumatori per marzo e le aspettative di inflazione a 5 anni.
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Fattori chiave di mercato: venti contrari dall’OMC
- L’oro, considerato un bene rifugio, ha superato la soglia dei 3.000 dollari questo venerdì, spinto dai timori di recessione e dalle preoccupazioni dei trader sulla crescita economica e sull’impatto dei dazi, con misure reciproche in arrivo ad aprile.
- Sembra che un blocco delle attività governative statunitensi sia stato evitato dopo che il leader della minoranza al Senato, Chuck Schumer, ha dichiarato il proprio sostegno alla misura di finanziamento approvata dalla Camera.
- L’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) ha affermato che è possibile che i dazi imposti dal presidente USA Donald Trump siano illegali, secondo quanto riportato da Bloomberg.
- Alle 14:00 GMT, l’Università del Michigan pubblicherà le seguenti letture preliminari per marzo:
- L’Indice del Sentimento dei Consumatori USA dovrebbe scendere a 63,1, rispetto ai 64,7 precedenti.
- Le aspettative di inflazione a 5 anni non hanno una previsione attuale, ma si attestavano al 3,5% nella lettura finale di febbraio.
- I mercati azionari stanno tentando di superare il tono negativo della settimana, con tutti gli indici in aumento di oltre lo 0,50% sia in Europa che negli Stati Uniti.
- Lo strumento CME FedWatch prevede una probabilità del 97,0% che non vi siano cambiamenti dei tassi d’interesse nella prossima riunione della Federal Reserve del 19 marzo. Le probabilità di un taglio dei tassi nella riunione del 7 maggio sono del 32,8%, mentre per la riunione di giugno si attestano al 78,5%.
- Il rendimento del titolo decennale USA si aggira intorno al 4,329%, in risalita dal minimo quinquennale di 4,10% registrato il 4 marzo, e dopo aver toccato un massimo di cinque giorni giovedì.
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Analisi Tecnica dell’Indice del Dollaro USA: Titoli sopra i titoli
L’Indice del Dollaro USA (DXY) mostra segni di esaurimento ribassista dopo la forte correzione della scorsa settimana. La volatilità nei movimenti di prezzo si è completamente attenuata, e l’indice ha mostrato segni di stabilizzazione venerdì, recuperando parte delle perdite settimanali iniziali.
Con l’avvicinarsi dei dazi reciproci previsti per aprile, sembra che il DXY possa ridurre ulteriormente le perdite della settimana precedente, valutando la direzione per la prossima settimana.
- Rischi al rialzo: una resistenza a 104,00 potrebbe portare a un’ulteriore discesa. Se i rialzisti riusciranno a superare questo ostacolo, si potrebbe assistere a un’accelerazione verso la soglia di 105,00, con la media mobile semplice a 200 giorni (SMA) posizionata a 105,02. Una rottura di questa zona potrebbe aprire la strada verso livelli chiave come 105,53 e 105,89.
- Rischi al ribasso: il livello di 103,00 potrebbe rappresentare un primo obiettivo ribassista in caso di un nuovo calo dei rendimenti statunitensi. In uno scenario di ulteriore debolezza del mercato, un target di 101,90 non sarebbe da escludere.
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