Il dollaro statunitense (USD) ha registrato un ulteriore ribasso questo mercoledì, con i dati ADP e JOLTS che indicano un mercato del lavoro più stretto, uno dei criteri che vengono presi in considerazione dalla Federal Reserve degli Stati Uniti prima di iniziare a tagliare i tassi di interesse.
Per pura fortuna, il presidente della Federal Reserve degli Stati Uniti, Jerome Powell, ha rilasciato una dichiarazione davanti al Congresso. Powell ha fatto presente che i tagli sono imminenti, anche se la Fed vuole essere sicura che l’inflazione sia sufficientemente bassa.
Sul fronte del calendario economico, tutti i dati sono stati pubblicati mentre il presidente della Fed Powell sta rispondendo alle domande al Congresso. Proiettiamoci al giovedì, quando i mercati recepiranno le decisioni della Banca centrale europea sull’altro lato dell’Oceano Atlantico. Un buon momento per i mercati per riflettere e cercare indizi che potrebbero suggerire quando la Fed inizierà a tagliare anche i tassi.
Analisi tecnica dell’indice del dollaro statunitense USD
L’indice del dollaro statunitense (DXY) vede i trader andare un po’ oltre se stessi con la pressione che si accumula su un livello di supporto cruciale nel DXY. La media mobile semplice a 200 giorni a 103,73 viene superata di nuovo, già la quinta volta in tre settimane. Con i tre eventi principali ancora da verificarsi, sembra che alcuni trader temano di perdere l’occasione e potrebbero trovarsi dalla parte sbagliata del trade con la loro predisposizione.
La media mobile semplice a 100 giorni (SMA) vicino a 103,88 è stata superata martedì, anche se ancora serve una chiusura giornaliera al di sopra di essa per fornire un segnale rialzista. Se il dollaro statunitense sarà in grado di superarla, 104,60 sarà il prossimo primo obiettivo. Superando questo livello, 105,88 diventa raggiungibile, il massimo di novembre 2023. In ultima analisi, 107,20 – il massimo del 2023 – potrebbe tornare ad essere preso in considerazione.
Guardando verso il basso, la media mobile semplice a 200 giorni a 103,73 viene superata di nuovo. Aggiungendo l’elemento che la scorsa settimana non ha visto una chiusura giornaliera al di sotto di essa, mostra la sua importanza. La SMA a 200 giorni non dovrebbe lasciarsi andare così facilmente, quindi un piccolo ritiro a quel livello potrebbe essere più che concesso. In ultima analisi, se perdesse la sua forza, i prezzi potrebbero scendere a 103,22, la SMA a 55 giorni, prima di testare 103,00.
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