L’annuncio delle dimissioni di Boris Johnson è stata la notizia clou di ieri. Il passo indietro del premier britannico era nell’aria da giorni visto che, nelle settimane precedenti, il suo governo aveva perso, via via, la maggior parte dei suoi pezzi. Proprio per questo motivo non ci sono state conseguenze dirompenti sia sul mercato del forex che sul mercato azionario (borsa di Londra).
Il fatto che il passo indietro di Boris Johnson non abbia determinato un terremoto non significa però che non abbia avuto degli effetti. Essi ci sono stati e ciò ha creato condizioni favorevoli per operare sia sul Ftse100 (indice di riferimento della borsa di Londra) che sul cambio Sterlina Dollaro (GBP/USD).
Prima di vedere, più nel dettaglio, cosa è avvenuto su questi due fronti a seguito della notizia delle dimissioni di Johnson, ricordiamo ai nostri lettori che oggi è possibile fare trading sul forex e sulle borse usando una sola piattaforma. A dare questa possibilità è il broker eToro (leggi qui la nostra recensione completa) che ha il vantaggio di offrire anche la demo gratuita di prova per fare pratica (qui il sito ufficiale).
Dimissioni Boris Johnson e conseguenze sulla sterlina
Dopo l’annuncio delle dimissioni di Johnson, la Sterlina ha registrato un movimento al rialzo verso quota 1,2 dollari. Ciò è avvenuto perchè gli investitori hanno valutato positivamente il passo indietro del premier britannico ritenendo che grazie a questa mossa, possa ridursi la forte incertezza che da mesi caratterizza il governo inglese (praticamente rimasto senza alcun sostegno oramai da tempo).
In questo contesto, almeno durante le fasi immediatamente successive alla comunicazione delle dimissioni, la valuta britannica si è rafforzata anche sul dollaro. Dietro al rally della Sterlina nel cambio con il Dollaro c’è stata anche la speranza che venga nominato un successore aperto a politiche fiscali più espansive ma soprattutto interessato a migliorare le relazioni commerciali con l’estero e soprattutto con l’Unione Europea.
Ad ogni modo, come hanno rilevato molti analisti, la Sterlina, nonostante il beneficio delle dimissioni del premier britannico, continua a restare molto debole sul Forex e ciò perchè l’economia britannica del Regno Unito sta attraversando una fase di estrema incertezza evidenziando parametri decisamente peggiori rispetto a quelli dei “pari”. Del resto è praticamente certo che l’economia inglese sia destinata ad entrare in una fase di recessione mentre la Banca d’Inghilterra non vuole procedere ad un aumento forte dei tassi di interesse BoE nonostante la fortissima spinta dell’inflazione.
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Dimissioni Boris Johnson e conseguenze sull’indice Ftse 100
Non è stata solo la sterlina a reagire positivamente alla notizia del passo indietro del premier britannico. In realtà anche la borsa di Londra ha festeggiato per le dimissioni di Johnson. Il paniere principale della borsa di Londra ha chiuso la seduta di ieri con una progressione dell’1,15 per cento a quota 7190 punti. Interessante però rilevare che, il vero balzo c’è stato proprio dopo l’annuncio di Boris. In quel momento gli acquisti sono improvvisamente aumentati.
Secondo Ben Laidler, global markets analyst di eToro, gli investitori hanno praticamente ignorato le dimissioni del primo ministro britannico, “in spregio alla sua importanza per i mercati”. Secondo l’analsta non è da escludere che il mercato azionario abbia reagito in questo modo, ritenendo le dimissioni un passo verso una minore incertezza politica anche perchè le elezioni generali non sono previste fino a gennaio 2025 e, fino ad allora, ci potrebbero essere “potenziali tagli fiscali per sostenere l’economia in indebolimento“.
Secondo Laidler quanto avvenuto sulla borsa di Londra conferma la disgiunzione tra finanza e economica. Infatti l’inflazione UK è del tutto fuori controllo, l’economia è messa malissimo, l’incertezza politica si è ridotta solo con il passo indietro di Johnson eppure, il Ftse 100 da inizio anno ad oggi è sceso solo del 4 per cento. Se si considera che l’S&P 500 ha perso il 20 per cento e che molti indici dell’Europa hanno registrato ribassi ampi, si può dedurre come alla borsa di Londra non sia andata affatto male.
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