Quale è il giusto time frame da utilizzare quando si fa trading sul Forex? E’ questa la domanda che molti trader si pongono quando sono alle prese con gli investimenti sulle valute. I dubbi sul frame time sono forse tra i più frequenti anche perchè è risaputo che dall’individuazione del corretto intervallo dipende spesso il successo del trade.
Detto questo, cosa è possibile trovare leggere questa guida e cosa invece non ci sarà? Nei prossimi paragrafi spiegheremo cosa è il time frame nel forex e soprattutto come fare per scegliere il time frame più adatto per il proprio trading. Viceversa non ci saranno affermazioni assolute sul migliore time frame in assoluto e questo perchè la scelta, possiamo già dirlo, è molto legata alle caratteristiche specifiche del trader.
Fatta questa premessa possiamo iniziare a trattare l’argomento partendo proprio dalle definizioni.
Cosa è il time frame nel forex trading?
Il time frame nel forex trading (attenzione alla corretta denominazione perchè l’espressione frame time, che pure spesso in Italia viene usata, è sbagliata) è uno dei concetti base degli investimenti sulle valute e può essere tradotto come l'”intervallo temporale” su cui si sta effettuando l’analisi dei dati di mercato.
Il concetto fa riferimento alla frequenza di aggiornamento del grafico e rappresenta l’intervallo di tempo che viene disegnata da ciascuna candela o barra sul grafico. La frequenza può essere liberamente impostata dal trader in base alle proprie preferenze e strategie di trading. Teoricamente le possibilità di scelta sono vastissime ma, il più delle volte, ad essere usati sono spesso sempre gli stessi intervalli.
A livello grafico, il time frame si manifesta attraverso un numero specifico di candele o barre all’interno di un periodo più ampio.
Facciamo un esempio per meglio chiarire il concetto di cosa è un time frame: se un trader sceglie un intervallo orario, ogni candela o barra sul grafico rappresenta l’andamento del titolo nel corso di un’ora. Questo significa che ogni candela fornisce informazioni sull’apertura, la chiusura, il massimo e il minimo dei prezzi in quell’arco temporale di un’ora.
La scelta del time frame è una decisione fondamentale per i trader, poiché, come abbiamo già accennato nelle premessa, va ad impattare sulla prospettiva e sulla durata delle analisi.
Quali time frame è meglio usare nel Forex trading? La scelta tra stretto e largo
Dopo aver chiarito cosa si intende con time frame nel forex, passiamo ad aspetti più pratici: quali sono i time frame che conviene usare?
Abbiamo già detto che gli intervalli temporale grafici, teoricamente, possono essere tantissimi. Tuttavia, le indicazioni di massima si possono ridurre essenzialmente a due: un time frame stretto e un time frame ampio.
Un time frame troppo stretto, come quello al secondo, al minuto o ogni 5 minuti, spesso genera segnali falsi e raramente è affidabile. Un approccio simile è spesso preferito da trader inesperti che sono mossi da un insano desiderio frenetico di guadagnare velocemente che, lo diciamo tranquillamente, nella quasi totalità dei casi, porta invece a perdite nefaste. Nonostante ciò, però, le oscillazioni nel breve termine possono offrire opportunità di trading interessanti per coloro che hanno una maggiore esperienza e comprensione del mercato.
Dall’altro lato, un time frame estremamente ampio, come quello mensile, trimestrale, annuale o pluriennale, offre poche opportunità pratiche di trading.
Nel Forex, dove si negoziano tassi di cambio su coppie di valute come Euro Dollaro o Dollaro Usa Yen, tali relazioni esprimono in modo sintetico il rapporto tra due economie nazionali. Poiché dinamiche di questo tipo evolvono con estrema lentezza, spesso nell’arco di anni o addirittura decenni, un time frame di lungo periodo è in grado di fornire indicazioni importanti e quindi molto utili per il trader che opera.
I trend di lungo periodo nel Forex sono solitamente ben definiti, offrendo un contesto chiaramente identificabile. La ricerca di inversioni o ritracciamenti diventa quindi più agevole all’interno di trend stabili, rispetto a fasi di incertezza di breve termine. In questo modo, l’analisi su time frame di lungo periodo nel Forex può essere una strategia preziosa per i trader che cercano una visione più ampia e stabile delle dinamiche di mercato nel corso del tempo.
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La lista dei time frame più usati nel forex
Dopo aver spiegato quale time frame è meglio usare nel forex, vediamo adesso quali sono quelli ad oggi più utilizzati. Precisiamo che si tratta di un mero elenco statistico e il fatto che siano i più usati non significa che essi siano i migliori. Come abbiamo detto in precedenza, infatti, tutto è legato alle caratteristiche personali e allo stile del proprio trading.
Detto questo, la questione è prettamente statistica. Visto che nel mondo del trading la maggior parte degli operatori svolge attività intraday, aprendo e chiudendo posizioni nel corso della stessa giornata, i time frame che sono più comunemente usati non possono che essere il minuto, i 5 minuti, i 15 minuti e l’ora. Fermo restando che, come detto in precedenza, la selezione del periodo più adatto dipende sostanzialmente dalla propria strategia, dalle proprie competenze e in ultimo dagli obiettivi specifici.
Tra le indicazioni pratiche da tenere presenti ci sono le definizione di target e stop loss, la considerazione del tempo a disposizione e la consapevolezza del ruolo ricoperto dagli eventi esterni. Nei time frame più stretti, come il minuto o il time frame a 5 minuti, è consigliabile impostare target e stop loss più stretti, indicativamente tra 10-20 pip nel time frame a 5 minuti e pochi pip nel time frame al minuto. Viceversa, nei time frame orari o multiorari, i target e le stop loss possono essere più ampi, raggiungendo decine di pip e, nel caso di aggiornamenti giornalieri, anche centinaia.
Gli eventi esterni, tra cui le notizie macroeconomiche o geopolitiche, influenzano immediatamente i time frame più stretti, generando movimenti improvvisi e significativi, mentre nel lungo periodo possono essere assorbiti in modo più diluito dal mercato.
Terzo aspetto cruciale è il tempo a disposizione: è oggettivamente impossibile seguire un time frame da un minuto quando si hanno impegni lavorativi. Di conseguenza, la gestione dell’intera operatività, compreso il time frame, deve tener conto del tempo effettivamente disponibile per monitorare i mercati.
Ricordiamo che alcuni broker potrebbero incentivare i trader loro clienti ad operare con maggiore frequenza nel breve periodo, più per ragioni di business che per il beneficio reale del cliente. Sarebbe un grave errore “cadere” in questo genere di tranelli di marketing anche perchè, alla luce della presenza di trend di lungo periodo nel Forex, è palese che tale mercato si adatti bene anche a strategie meno frettolose.
Infine, i time frame più stretti sono spesso utilizzati nello scalping, una tecnica in cui i trader sfruttano piccoli movimenti di prezzo con un’elevata frequenza, eseguendo anche centinaia o migliaia di ordini al giorno.
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Conclusione: quale time frame scegliere per il proprio trading
E a questo punto abbiamo tutti gli elementi che ci servono per poter trarre un minimo di conclusione: quale è il time frame più adatto per il proprio trading?
Diciamo che è cruciale trovare un approccio che sia in armonia con i propri tempi e con le proprie strategie. Una strategia efficace potrebbe consistere nell’identificare un time frame ottimale, ad esempio a 15 minuti o un’ora, che consenta una buona visibilità sulle tendenze di medio periodo.
A partire da questo time frame principale, è consigliabile monitorare anche un time frame più ampio, come quello mensile o superiore. Ciò fornisce indicazioni cruciali sul trend principale in atto, offrendo una prospettiva a lungo termine che può essere di valore strategico.
Parallelamente, è opportuno considerare anche un time frame più stretto, come ad esempio quello a 5 minuti, che potrebbe essere utilizzato per operazioni più immediate. In questo caso, è essenziale mantenere una costante vigilanza sulla posizione, dato che le dinamiche possono cambiare rapidamente su time frame più stretti.
Questa strategia a “triplo time frame” consente di beneficiare della combinazione di prospettive a breve, medio e lungo termine.
Il time frame ottimale fornisce una visione chiara delle tendenze di medio periodo, il time frame più ampio offre una panoramica del trend principale, mentre il time frame più stretto permette di catturare opportunità operative immediate.
L’adattamento di questa strategia di “triplo time frame” a ciascun trader può contribuire a migliorare la consapevolezza e la capacità di prendere decisioni informate durante le operazioni di investimento.
E per quello che riguarda la scelta del broker? Come abbiamo già accennato in precedenza sono da evitare piattaforme che, per esclusivo tornaconto commerciale, spingo esclusivamente sul time frame più stretto possibile. Solitamente ad attuare questa strategia sono broker che offrono anche trading sul Forex ma che non sono specializzati su questo mercato.
Optato per broker che invece hanno il loro core sul forex, questo problema non si pone. Un esempio in tal senso è FP Markets.
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