Ha continuato a scendere, il cross EUR/JPY, anche in questa sessione, registrando così tre sessioni consecutive con chiusura in ribasso. Durante questa sessione europea del venerdì il cambio sta scambiando al ribasso intorno a 164,60 mentre lo yen giapponese si rafforza in vista di un intervento del governo.
Il cross EUR/JPY estende le perdite
Nelle scorse ore lo yen giapponese (JPY) si è rafforzato ulteriormente dopo il rally di giovedì che potrebbe essere legato al possibile intervento del governo giapponese. Secondo Reuters, si tratterebbe della seconda volta che si verificano circostanze simili questa settimana.
Reuters riferisce che i dati della Banca del Giappone (BoJ) pubblicati giovedì evidenziano che le autorità giapponesi hanno speso circa ¥3,66 trilioni mercoledì per sostenere il JPY. Nella giornata di lunedì, il Ministero delle Finanze del Giappone è intervenuto sul mercato, investendo circa ¥6,0 trilioni per sostenere lo yen giapponese.
Masato Kanda tuttavia, non ha confermato direttamente l’intervento, riferendo solo che il Ministero delle Finanze intende divulgare i dati correlati entro la fine del mese.
Giovedì, la Banca del Giappone (BoJ) ha pubblicato i verbali della riunione di marzo con insight sul panorama della politica monetaria. Un membro ha osservato che ci si aspetta che la reazione dell’economia, a un aumento del tasso a breve termine fino a circa lo 0,1%, sia minima. Inoltre, diversi membri hanno osservato che le forze di mercato dovrebbero determinare principalmente tassi a lungo termine.
Cosa dicono i dati dell’Eurostat sull’economia europea
Nell’Unione europea, il tasso di disoccupazione, come riportato da Eurostat, è rimasto invariato al 6,5% a marzo, in linea con le previsioni di mercato e coerente con i tre mesi precedenti. La cifra riflette una diminuzione di 94.000 unità delle persone disoccupate rispetto al mese precedente, portando il totale a 11,08 milioni.
Durante una lezione virtuale presso l’Università di Stanford che si è tenuta giovedì, il capo economista della Banca centrale europea (BCE) Philip Lane ha fatto notare che sebbene l’inflazione sia diminuita più rapidamente rispetto a quanto inizialmente previsto dalla BCE, si riscontra un ritardo nella trasmissione degli effetti della politica adottata.
Stando a quanto riportato da Bloomberg, Lane ha sottolineato che la BCE non è vincolata a una traiettoria specifica dei tassi e in futuro manterrà un approccio basato sui dati.
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