Si registra una maggior propensione al rischio da parte dei trader mentre la Banca Centrale Europea (BCE) sembra confermare l’intenzione di procedere con un taglio dei tassi di interesse a giugno.
Le conferme dell’approccio accomodante da parte della BCE, salvo imprevisti, sembrano infatti dare una spinta positiva al cross EUR/JPY che nella sessione asiatica di oggi, lunedì 22 aprile, è stato scambiato intorno a 164,90.
La BCE conferma la prospettiva del taglio dei tassi a giugno
Sembra essere confermata l’intenzione della Banca Centrale Europea (BCE) di dare inizio al taglio dei tassi di interesse a giugno, complice un tiepido outlook economico della zona euro e pressioni inflazionistiche core moderate. Dalla BCE arriva dunque un chiaro messaggio ai mercati, suggerendo che un taglio dei tassi di interesse potrebbe essere imminente ormai, sempre che non ci si imbatta in sviluppi negativi inattesi.
Nella giornata di ieri, Reuters ha riportato che François Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia, ha dichiarato che le tensioni in Medio Oriente non dovrebbero determinatre un significativo aumento dei prezzi dell’energia e, di conseguenza, è improbabile che influenzi l’intenzione della Banca Centrale Europea di iniziare i tagli dei tassi di interesse a giugno.
La Banca del Giappone (BoJ) manterrà politiche accomodanti
Lo yen giapponese (JPY) si trova ad affrontare la crescita del sentiment positivo, che accompagna una maggior propensione al rischio da parte dei mercati, nonostante non vi siano stati sviluppi geopolitici significativi durante questo fine settimana.
Il Segretario di Stato USA, Antony Blinken, ha intanto esortato alla cautela in seguito ai commenti rilasciati da un funzionario iraniano che indicavano l’assenza di piani immediati per una rappresaglia contro il presunto attacco missilistico israeliano. Le dichiarazioni di Blinken sono giunte dopo il vertice dei ministri degli esteri del G7 a Capri, Italia, come riportato da “The Guardian”.
Nel frattempo, secondo quanto riportato da Reuters, venerdì il governatore della Banca del Giappone (BoJ), Kazuo Ueda, ha rilasciato dichiarazioni accomodanti in occasione di un seminario ospitato dal Peterson Institute for International Economics.
Ueda ha sottolineato la necessità per la BoJ di mantenere politiche monetarie accomodanti per il prossimo futuro, visto che l’inflazione sottostante rimane “leggermente al di sotto” del target del 2%, con aspettative di inflazione a lungo termine che si aggirano intorno all’1,5%.
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