Nelle prime ore di negoziazione della sessione europea di mercoledì, la coppia valutaria EUR/GBP ha mostrato una significativa ripresa dalle perdite subite nella giornata precedente, stabilendosi intorno al livello di 0,8650. Questo rafforzamento della coppia è stato innescato da due fattori chiave che hanno influenzato il mercato delle valute.
Dati sull’inflazione deludenti nel Regno Unito
Uno dei principali driver di questa ripresa è stata la pubblicazione dei dati sull’inflazione nel Regno Unito. L’Indice dei prezzi al consumo (CPI) del Regno Unito ha deluso le aspettative, con un tasso annuale di inflazione che è aumentato al 6,7% rispetto al tasso precedente del 6,8%. Nonostante l’aumento, questo valore è risultato inferiore alle previsioni del 7,1%, creando incertezza sulle prospettive economiche britanniche. Il CPI mensile è migliorato al 0,3% rispetto allo 0,7% previsto, segnando un miglioramento rispetto al calo dello 0,4% riportato in precedenza.
Inoltre, il Core CPI annuale è salito del 6,2%, al di sotto delle aspettative di mercato del 6,8%, sebbene sia inferiore alla crescita precedente del 6,9%. Questi dati hanno sollevato interrogativi sulla reale forza dell’inflazione nel Regno Unito e sulla possibile risposta da parte della Banca d’Inghilterra (BoE).
Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della BoE
Gli operatori del mercato valutario EUR/GBP hanno iniziato a considerare l’opzione di un aumento dei tassi di interesse da parte della Banca d’Inghilterra (BoE) durante la prossima riunione, programmata per giovedì. Questo potenziale aumento dei tassi è stato visto come una mossa proattiva della BoE per affrontare le crescenti pressioni inflazionistiche e stabilizzare l’economia britannica.
Tuttavia, il Governatore della BoE, Andrew Bailey, ha comunicato l’orientamento della banca centrale verso la possibilità di concludere la serie di aumenti dei tassi di interesse. Questo annuncio, insieme alle preoccupazioni per una possibile recessione e ai segnali di un rallentamento del mercato del lavoro nel Regno Unito, potrebbe esercitare una pressione significativa sulla Banca d’Inghilterra per sospendere o riconsiderare il suo attuale ciclo di aumenti dei tassi di interesse.
Solidi dati sull’inflazione dei beni di consumo in Germania
Dall’altro lato dell’equazione EUR/GBP, la Germania ha presentato cifre solide riguardo all’inflazione dei beni di consumo. L’Indice dei prezzi alla produzione (PPI) tedesco di agosto è diminuito al 12,6%, al di sotto del consenso di mercato del 12,8%, ma ancora superiore al tasso precedente del 6%. Inoltre, il PPI mensile è migliorato dello 0,3%, leggermente al di sopra dello 0,2% previsto, segnando un’inversione rispetto al precedente calo dello 1,1%.
Questi dati positivi hanno contribuito a rafforzare la posizione dell’euro nel confronto con la sterlina britannica, aggiungendo ulteriore pressione sulla coppia valutaria EUR/GBP.
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La politica monetaria della BCE
La Banca Centrale Europea (BCE) ha svolto un ruolo significativo nelle recenti dinamiche del mercato. La BCE ha aumentato i tassi di interesse per la decima volta consecutiva nella settimana precedente, portando il tasso principale a un livello record del 4%. Tuttavia, la BCE ha anche chiarito che il ciclo di stretta politica di 14 mesi potrebbe aver raggiunto il suo apice.
Inoltre, le revisioni al ribasso delle proiezioni sull’inflazione e sulla crescita del PIL per gli anni a venire, in particolare nel 2024 e nel 2025, hanno rafforzato l’idea che ulteriori aumenti dei tassi potrebbero non essere all’orizzonte immediato. Questo ha influenzato il sentimento di mercato e ha contribuito a delineare il contesto in cui si muove la coppia EUR/GBP.
Implicazioni per la coppia EUR/GBP
Inoltre, martedì sono stati pubblicati i dati finali sull’Indice dei prezzi al consumo (IPC) dell’Eurozona, che hanno indicato un rallentamento dell’inflazione rispetto a luglio. Questo rallentamento potrebbe esercitare una pressione aggiuntiva sulla coppia EUR/GBP, suggerendo che le pressioni inflazionistiche nell’area euro potrebbero essere in diminuzione.
Gli economisti di Commerzbank hanno effettuato un’analisi delle prospettive dell’euro (EUR) in luce degli ultimi sviluppi, sottolineando che la decisione della BCE di segnalare una pausa negli aumenti dei tassi è stata in linea con le aspettative di mercato. Tuttavia, questa mossa della BCE non è priva di rischi, in quanto potrebbe indicare una posizione meno aggressiva sulla politica monetaria, con potenziali implicazioni sulle performance dell’euro nei prossimi mesi.
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