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Il cambio Dollaro Yen si rafforza e la BoJ è già in pre-allarme - BorsaInside

Era lo scorso luglio quando il cambio Dollaro Yen riusciva a portarsi ad oltre quota 161. Da quel momento in poi ha avuto inizio un ritracciamento che è durato fino alla fine di settembre quando, dopo essere precipitato fino a 140, il cross ha ripreso di nuovo il largo salendo fino a quota 152. A differenza di tante altre coppie di valute, il cambio USD/JPY si sta quindi rivelando come una delle più volatili. I significativi cambi di direzione a cui la coppia ha abituato sono di certo una grande occasione di investimento per i trader che hanno un approccio più speculativo. Nel forex, infatti, la volatilità può essere sempre sfruttata per fare trading online ricorrendo anche alla leva finanziaria.

Tornando alla dinamica di USD/JPY, l’attuale situazione grafica sembra suggerire la possibilità di un ulteriore allungo fino a quota 160. Forse i massimi non potranno essere messi nel mirino ma un ritorno in quest’area abbandonata dopo il rally di luglio sembra invece essere a portata di mano. Affermiamo ciò perchè proprio nei giorni scorsi, il cambio Dollaro Yen è salito fino a quota 153 ossia il livello più alto dallo scorso mese di meglio.

Questo è un segnale che i trader che hanno già nel loro portafoglio questa coppia non dovrebbero trascurare. Ma non dovrebbero soprassedere all’evento neppure quegli investitori interessati a fare trading sul cambio Dollaro Yen e che oggi possono operare anche con piattaforme specializzate nel trading FX come FP Markets, un broker che propone spread molto bassi (spesso pari a zero) e rapidità estrema nell’esecuzione degli ordini.

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Perchè il cambio Dollaro Yen ha cambiato direzione

L’analisi sul grafico USD/JPY ci consente di fare tutta una serie di rilevazioni. Il cross si è mantenuto a lungo tonico fino ad arrivare ai massimi raggiunti lo scorso luglio per effetto della divergenza monetaria tra Federal Reserve e Bank of Japan. Questa situazione ha favorito tantissimo il biglietto verde rispetto alla divisa nipponica facendo salire il cross. Da un lato, infatti, c’è a lungo stata una FED sempre più interventista anche a causa dell’incubo inflazione (il costo del denaro negli Stati Uniti è salito al 5 per cento) mentre dall’altro c’è stata una BoJ sempre ultra-accomodante (i tassi giapponesi sono stati a lungo negativi).

Se non che proprio a luglio, la banca centrale giapponese ha alzato i tassi di riferimento di un quarto di punto percentuale mentre a settembre ha tagliato il costo del denaro dello 0,5 per cento dando il via alla stagione della riduzione dei tassi.

In questo contesto, dopo il ritraccimento fisiologico di agosto, il cross USD/JPY da metà settembre circa ha ripreso la sua salita tanto da segnare nel solo mese di ottobre una progressione di circa il 6 per cento.

Come si spiega il ritorno del rally? Ad entrare in ballo sono fattori di tipo economico più che monetario. Il punto è che l’economia Usa continua a lanciare segnali incoraggianti e tutto ciò induce gli analisti ad ipotizzare che, alla fine, il FOMC non avrà le necessità di effettuare altri tagli consistenti al costo del denaro soprattutto nell’ultima parte dell’anno. Il fatto che a novembre si terranno le elezioni presidenziali Usa introduce però un’altra variabile. I trader, fomentati dai report degli analisti, stanno palesemente scommettendo sull’affermazione di Trump. Poichè una presidenza guidata dal candidato repubblicano porterà ad una guerra commerciale con la principale rivale economica degli Usa, ossia la Cina, ecco che il dollaro ne risente e quindi il cross USD/JPY subisce un rafforzamento.

Questo è ciò che sta accadendo alla coppia ed è anche il motivo del nuovo cambio di direzione della coppia.

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La BoJ pronta ad intervenire? I segnali da Tokyo

Lasciamo perdere per ora il punto di vista del trader e adottiamo quella della banca centrale nipponica. Un dollaro troppo forte, motivo del nuovo rally del cross, sarebbe un motivo di preoccupazione per la BoJ. E infatti il ministro delle Finanze giapponese Katsunobu Kato ha comunicato che la BoJ sta attentamente monitorando i movimenti valutari perchè lo Yen inizia ad essere troppo debole nei confronti del biglietto verde. Questa dichiarazione potrebbe prospettare un prossimo intervento da parte della banca centrale nipponica.

Come hanno commentato alcuni analisti, ci sarà un certo livello del cross USD/JPY che per la BoJ non sarà più tollerabile e da qui scatterà l’ingresso in campo della banca centrale. Inutile dire che anche questo aspetto dovrebbe essere attenzionato da vicino dai trader prima di definire la propria strategia operativa questo perchè un’eventuale azioni di contrasto della BoJ a super-dollaro avrebbe come conseguenza un nuovo cambio nella direzione del cross Usa/Giappone.

Le previsioni sul cambio Dollaro Yen

Ammettendo che la banca centrale giapponese non dovesse intervenire, fino a che punto si potrebbe spingere il cambio USD/JPY? Parliamo quindi di previsioni e come abbiamo già anticipato in precedenza, la view che prevale è decisamente bullish. Shoki Omori, Chief desk strategist di Mizuho Securities Co, è stato molto esplicito su questo punto affermando che se la BoJ dovesse lasciare tutto come è FED dovesse lasciare i tassi alti fino a dicembre, allora non sarebbe inopportuno vedere il cross USD/JPY anche a quota 160.

La posizione di questo analista non è affatto isolata. Anche Shusuke Yamada di BofA Securities Japan, pur adottando un approccio più operativo condivide le previsioni bullish su USD/JPY. Secondo l’analista se le posizioni short in valuta nipponica dovessero rafforzarsi nel breve periodo, allora il cross potrebbe arrivare fino a quota 160. Proprio questo livello, aggiungiamo noi, potrebbe essere il massimo indebolimento sostenibile dalla banca centrale nipponica. Uno yen ancora più debole e quindi un cross USD/JPY ancora più forte porterebbe all’intervento della Bank oj Japan.

Tornando comunque alle previsioni Dollaro/Yen, va detto che non tutti gli analisti condividono la prospettiva rialzista. Ad esempio secondo Asset Management One Co. se anche il cross dovesse spingersi su questo livello targer non durerebbe poi tanto visto che la discesa dei rendimenti Usa prevista per fine anno, avrebbe come conseguenza un maggiore rafforzamento della divisa nipponica e quindi il cambio Dollaro Yen si porterebbe poi in area 150.

Ciò che possiamo dire è che la situazione grafica e fondamentale del cross USD/JPY resta alquanto dinamica in un contesto caratterizzato da pochi spunti per il mercato forex. Gli investitori possono approfittare della situazione operando con strumenti derivati come i CFD che permettono di speculare al rialzo (long) o al ribasso (short) sul cross valutario senza possesso del sottostante. Il broker FP Markets è la scelta consigliata per fare trading sul forex perchè offre la possibilità di scegliere tra tante piattaforme e l’accesso a condizioni molto vantaggiose.

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