Nel corso della prima parte della sessione europea di lunedì, il cambio AUD/USD fatica a mantenere i modesti guadagni intraday, ritirandosi verso la parte inferiore della sua fascia giornaliera.
Tuttavia, i prezzi spot riescono a rimanere sopra la cifra tonda di 0,6400, nonostante il contesto fondamentale sembri favorevole agli operatori ribassisti e supporti le prospettive per la ripresta di un downtrend che perdura da diverse settimane dall’apice toccato a luglio.
Cina attira investitori e dati domestici sorprendenti sostengono il dollaro australiano
La Cina ha introdotto nuove misure nel corso del weekend per attirare gli investitori nei suoi mercati azionari provati, il che, insieme ai dati interni migliori delle aspettative, ha fornito un modesto sostegno al Dollaro Australiano (AUD) nel primo giorno di una nuova settimana.
È utile ricordare che il ministero delle finanze cinese ha dichiarato in un breve comunicato domenica che l’imposta di bollo sulle transazioni azionarie passerà dallo 0,1% allo 0,05% a partire dal 28 agosto, segnando la prima riduzione dal 2008.
Inoltre, l’Ufficio Australiano di Statistica (ABS) ha riportato che le Vendite al Dettaglio – misura della spesa dei consumatori del paese – sono aumentate dello 0,5% a luglio rispetto alle stime del consensus che prevedevano un aumento dello 0,3% e una diminuzione dell’0,8% nel mese precedente.
Oltre a ciò, un tono positivo nei confronti dei mercati azionari trascina via il Dollaro USA (USD) dal suo livello più alto dall’inizio di giugno toccato venerdì, offrendo ulteriore supporto al cambio AUD/USD. Tuttavia, il declino correttivo dell’USD rimane limitato a seguito delle scommesse crescenti su ulteriori strette di politica da parte della Federal Reserve (Fed).
Infatti, i mercati hanno incorporato la possibilità di un ulteriore rialzo del tasso di interesse del 25 bps entro la fine dell’anno, e le aspettative sono state riaffermate dalle dichiarazioni assertive del presidente della Fed, Jerome Powell, venerdì.
In un discorso principale al Simposio di Jackson Hole venerdì, Powell ha affermato che la Fed potrebbe dover aumentare ulteriormente i tassi per contrastare un’inflazione ancora troppo elevata.
Preoccupazioni sull’economia cinese e rischi di recessione limitano l’ottimismo
Inoltre, crescenti preoccupazioni sul peggioramento delle condizioni economiche in Cina e sui rischi di recessione imminenti frenano l’ottimismo nei mercati.
Oltre a ciò, le aspettative di un’altra decisione di politica invariata da parte della Reserve Bank of Australia (RBA) a settembre contribuiscono a limitare il cambio AUD/USD e ad attirare nuovi venditori a livelli più elevati.
Ciò suggerisce, a sua volta, che il percorso di minor resistenza per i prezzi spot sia al ribasso, anche se gli orsi potrebbero dover ancora aspettare una conferma al di sotto della soglia di 0,6400 prima di piazzare nuovi ordini di vendita, in assenza di rilevanti rilasci economici dagli Stati Uniti.
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