Il cambio AUD/USD (Dollaro australiano – dollaro Usa) è una presenza costante nei portafogli di investimento dei trader d’Oltre Oceano ma è meno frequente in quelli dei trader nostrani. La lontananza geografica dell’Australia e le ovvie questioni di fuso orario sono uno dei motivi alla base dell’appeal contenuto di questa coppia forex.
L’hype circoscritto non è però solo una questione di caratteristiche di fondo. In realtà a pesare è anche la situazione grafica di questa coppia di valute. E’ oramai tanto tempo che il cross AUD/USD si sta rivelando incapace di riuscire a superare alcuni livelli di resistenza che si mostrano sempre più ostici. Il punto è che se invece il cross Dollaro Australiano Dollaro Usa fosse in grado di abbattere queste aree, inevitabilmente si creerebbero prospettive del tuto nuove. Insomma lo scenario subirebbe un cambio deciso.
E invece il dollaro australiano continua a soffrire confermandosi sotto quota 0,7. Il fatto che la valuta non sia stata in grado di abbattere questo livello, ha fatto convergere gli investitori su un’ipotesi ben precisa: è proprio quota 0,7 ad essere lo spartiacque per il futuro di AUD.
Cambio AUD/USD: cosa dice l’analisi tecnica sulla coppia
Alla luce di quello che abbiamo evidenziato ad inizio articolo, la conclusione a cui si può arrivare è che il Dollaro Australiano sia rimasta una valuta dal forte potenziale, con alte ambizioni ma, a conti fatti, tutto è rimasto solo sulla carta. Insomma una valuta dal potenziale inespresso.
E vediamo allora cosa dice l’analisi tecnica sul cross AUD/USD. Osservando il grafico in ottica lungo termine (quindi lasciando perdere strategie intraday che non sarebbero pura speculazione), sembrerebbe essere in corso di delineazione una figura detta testa e spalla rialzista. Ora chi fa trading sul forex conoscerà sicuramente questa figura essendo una delle più importanti. Quando si fa trading sulle valute, il solo sentire le parole “testa spalle rialzista” fa drizzare le orecchie.
A scanso di equivoci, i grafici sembrano però suggerire che, per adesso, il testa spalle rialzista, è solo potenziale e che quindi non c’è alcuna formalizzazione precisa.
Ebbene potete immaginare quale sia l’ostacolo più importante verso questa evoluzione: quota 0,7/0,8. Se non cede questa quota, inutile pensare ad un cambio di scenario.
Superare questa resistenza significherebbe prendere finalmente posizioni rialziste convincenti sul dollaro australiano. Non solo ma un eventuale allungo (atteso oramai da tempo) avrebbe effetti e ripercussioni anche su altri mercati. Ad esempio con AUD in rialzo, si potrebbe pensare anche a strategie di tipo bullish sia sulle materie prime che sugli asset cinesi.
Tassi AUD in primo piano
Nel precedente paragrafo abbiamo descritto la situazione dal punto di vista dell’analisi tecnica. Vediamo adesso cosa suggerisce l’analisi fondamentale.
L’inflazione dell’Australia resta alta a causa di un mercato del lavoro che continua ad essere sotto pressione. I recenti ulteriori aumenti salariali hanno spunto la banca centrale australiana a mantenere la massima attenzione sull’evoluzione della dinamica. Gli ultimi dati di inflazione relativi al secondo trimestre 2023 hanno messo in evidenza un tasso del 5,4 per cento che è si il più basso da febbraio febbraio 2022, ma si tratta comunque di un tasso molto lontano da quello che è il target fissato dalla banca centrale del paese oceanico.
Se reali offerti dalla moneta australiana restano negativi, non c’è da stupirsi se investitori continuano a tenere alla larga dall’Aussie che, tra l’altro, ha anche un profilo stagionale sfavorevole in agosto e quindi già parte con poco appeal.
Nella settimana in cui sono stati rilasciati i dati PMI globali, l’Australia ha registrato segnali interessanti dal settore manifatturiero, tuttavia il PMI servizi non è stato altrettanto positivo e quindi l’iniziale euforia è poi venuta meno. E infatti il dato sul PMI composito, che aggrega entrambe le componenti, è scivolato al di sotto del livello 50. Si tratta del dato più basso da dicembre.
Tenendo conto dell’insieme di questi elementi è davvero difficile che ci possano essere variazioni significative sui tassi di interesse fino a dicembre. Proprio questa è la situazione che ha impedito al dollaro australiano di rimbalzare su quello americano nonostante questo sia molto debole.
Come fare trading su AUD/USD?
Tenendo conto dell’analisi tecnica e di quella fondamentale, come comportarsi operativamente? Senza farlo tanto lunga si può ipotizzare che ad agosto resti tutto come è mentre a settembre si può iniziare a ragionare circa la possibilità di un allungo da parte di AUD. Tutto comunque è da vedere.
Operativamente il suggerimento è di fare trading su AUD/USD usando solo broker specializzati sul Forex. Ad esempio si può optare per FP Markets (qui la recensione aggiornata) che offre condizioni davvero interessanti.
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