Le aspettative sull’inflazione dell’eurozona sono state disattese, e al tempo stesso sono arrivati dei dati particolarmente positivi per quel che riguarda l’occupazione negli USA. Questa combinazione di fattori ha determinato un andamento altalenante del cross valutario EUR/USD, ma quali sono le previsioni ora?
Cambio euro dollaro resta intorno a 1,1070
Il cambio euro dollaro non si è spostato molto dalla soglia di 1,1070 nella prima parte delle contrattazioni di oggi, mercoledì 2 ottobre. Nella giornata di ieri il cross era sceso a 1,1135 in seguito a un sell off che ha determinato un calo su base giornaliera dello 0.60%, ma vediamo più nel dettaglio cosa sta succedendo intorno alla principale coppia di valute.
Prima di tutto il cross sta facendo i conti coi dati sull’inflazione dell’Eurozona, che sono risultati inferiori alle attese. Al tempo stesso vediamo che l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (HICP) del blocco è aumentato dell’1,8% su base annua a settembre, rispetto al 2,2% precedente e al di sotto delle aspettative dell’1,9%.
Abbiamo poi il dato relativo all’inflazione core che, nel frattempo, si è attestata al 2,7% su base annua, un decimo al di sotto della lettura di agosto del 2,8% e anch’essa inferiore alle aspettative.
Vediamo inoltre che i dati indicano che l’inflazione generale è tornata al di sotto dell’obiettivo del 2,0% della Banca Centrale Europea (BCE) e che l’inflazione core sta andando nella stessa direzione. Questo determina un aumento delle probabilità che la BCE possa ridurre ulteriormente i tassi d’interesse, e a sua volta, questo potrebbe portare a deflussi di capitali e a un indebolimento dell’Euro.
Il dato appena pubblicato, relativo al tasso di disoccupazione dell’Eurozona, ha inciso in modo tutto sommato limitato sul cross EUR/USD, dopo aver mostrato che la disoccupazione è rimasta stabile al 6,4% ad agosto, invariata rispetto alla cifra di luglio e in linea con le aspettative degli economisti.
Cambio EUR/USD spinto al ribasso dalla ripresa del dollaro Usa (USD)
L’andamento incerto del cross EUR/USD, come accennato, è legato soprattutto al rafforzamento del dollaro Usa. Infatti il biglietto verde ha registrato un rialzo in seguito alla pubblicazione dei dati positivi sull’occupazione negli States, che mostrano un aumento superiore alle attese del numero di offerte di lavoro negli Stati Uniti, misurate dal rapporto JOLTS Job Openings.
Il rapporto evidenzia un aumento fino a 8,04 milioni ad agosto, rispetto ai 7,71 milioni di luglio (rivisti al rialzo), mentre le attese erano di 7,66 milioni.
Ricordiamo che di recente l’attenzione della Federal Reserve si è spostata nettamente sul problema occupazionale. Questo cambio delle priorità ha in parte compensato i dati più deboli provenienti dal manifatturiero, che in una fase di contrazione del mercato non ha registrato alcuna crescita, mancando le aspettative a settembre.
Ad influenzare l’andamento del cross valutario EUR/USD è stato anche il fattore geopolitico, con l’escalation delle tensioni in Medio Oriente, con il recente attacco missilistico iraniano che pare abbia colpito alcuni obiettivi tra cui una base aerea nel Nedev e il quartier generale del Mossad. Questo ha determinato infatti un aumento dei flussi verso asset ritenuti sicuri come il dollaro USA.
Quali dati influenzeranno ora l’andamento del cross EUR/USD?
Ad influenzare l’andamento del principale cross valutario saranno alcuni report di prossima pubblicazione, a cominciare dai dati sull’Occupazione ADP degli Stati Uniti relativi al mese di settembre, nonché i commenti dei funzionari della FED, tra i quali il governatore Michelle Bowman e il presidente della Federal Reserve di Richmond, Thomas Barkin.
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