Più volte su questo sito ci siamo interrogati su quando la BCE potrebbe procedere con il primo rialzo dei tassi di riferimento. Indicazioni precise sulle tempistiche dell’aumento del costo del denaro non ce ne sono, tuttavia non mancano le previsioni elaborate dagli analisti sul possibile timing dell’aumento dei tassi. Pur nella divergenza di opinioni, è convinzione diffusa che l’EuroTower non possa restare con le mani in mano troppo a lungo mentre gli Usa già dal board di marzo hanno iniziato ad aumentare i tassi FED.
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Aumenti tassi BCE: il punto di vista dell’EuroTower
Le previsioni dell’analista di Goldman Sachs sui tre aumenti dei tassi BCE nel corso del 2022 non sono campate in aria. Infatti è dalla stessa Banca Centrale Europea che sono arrivate indicazioni molto chiare in tal senso. Secondo il membro del Consiglio direttivo della Banca centrale europea Martins Kazaks, l’EuroTower dovrebbe procedere presto con un aumento dei tassi di interesse avendo la consapevolezza che nell’anno in corso c’è spazio per ben tre rialzi.
Per il governatore della Banca Centrale della Lettonia, i mercati starebbero già prendendo in considerazione la possibilità che la BCE possa eseguire 2 o anche 3 rialzi dei tassi nel corso del 2022 (proprio come evidenziato dalla stime di Goldman Sachs). Il banchiere ha affermato che da parte sua non avrebbe alcun motivo ad opporsi a tutto questo. Per quello che riguarda il timing il banchiere centrale ha affermato che un eventuale aumento già nel mese di luglio non solo è possibile ma sarebbe anche ragionevole.
Secondo Kazaks, inoltre, non ci sarebbe un motivo particolare per cui, una volta portati i tassi a zero, la BCE dovrebbe fermarsi. Obiettivo, infatti, dovrebbe essere la piena normalizzazione della politica monetaria con il ritorno dei tassi al loro livello naturale che le stime indicano nel range compreso tra l’1 e l’1,5 per cento.
Tassi BCE: cosa accadrà nel 2023?
Dando per molto probabile che la BCE possa eseguire tre rialzi dei tassi nel corso del 2022, cosa potrebbe poi accadere nel 2023? Per rispondere a questa domanda può essere utile tornare alle previsioni di Goldman Sachs. Ebbene secondo l’economista Sven Jari Stehn non è da escludere che la Banca Centrale Europea possa incrementare il tasso di riferimento di altre 4 volte nel corso del 2023 portandolo così all’1,25 per cento. Si tratta di un target finale molto in linea con quello indicato dal governatore della banca centrale dell’Estonia e membro del consiglio direttivo BCE.
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