Chi ricorda la crociata bandita su Twitter circa un mese fa da chi (rivelando zero conoscenze economiche e molta propensione ai cori da stadio) invocava l’estromissione della Russia dallo Swift pensando che, in questo modo, Mosca sarebbe stata strozzata finanziariamente e si sarebbe dovuta ritirare dall’Ucraina? Erano quelli i giorni in cui il Rublo era in balia dei mercati con un cross USD/RUB che testata addirittura quota 140.

Numeri impressionanti che spingevano non pochi esperti (in tifo) a lasciarsi andare in profezie degne dei migliori cartomanti di provincia: il Rublo sarebbe crollato rovinosamente innescando un forte malcontento in tutta la Russia che si sarebbe tradotto in una sollevazione popolare che per forza di cose ci sarebbe stata (prima o poi). 

Sono passate un bel pò di settimane ed è tempo di tirare le somme. I nostri lettori ci perdoneranno l’approccio sarcastico ma abbiamo voluto toglierci giusto qualche sassolino dalle scarpe visto che quando sulla nota enciclopedia dell’economia nota come Twitter sottolineavamo che la questione dello Swift non era affatto risolutiva, venivamo aspramente criticati da ex virologi diventati ora economisti. 

Torniamo però a noi perchè Borsa Inside è un sito di finanza e trading ed è giusto che NOI ci occupiamo di questi argomenti.

Vediamo i fatti. Nonostante le sanzioni occidentali, il cambio Dollaro Rublo è tornato nei giorni scorsi ai livelli precedenti alla guerra. In pratica siamo passati dai 140 Rubli per 1 Dollaro che erano necessari ad inizio marzo ad appena 75. Un caduta verticale che ha lasciato di stucco tutti coloro i quali ritenevano impossibile una simile ripresa. Il grafico in basso rappresenta l’andamento del cross USD/RUB. Come si può vedere dalla curva, il 7 marzo il cambio aveva raggiunto quota 139,7 mentre il 24 febbraio, giorno in cui ha avuto inizio l’invasione russa dell’Ucraina, la coppia scambiava a 84,95 dollari.

Praticamente questi numeri dimostrano come a poco più di un mese dallo scoppio della crisi geopolitica internazionale, il Rublo ha recuperato tutto ciò che aveva perso nel cambio con il Biglietto Verde portandosi addirittura su livelli più bassi rispetto a quelli di partenza. 

Una dimanica che, se fosse possibile, sarebbe l’ideale per chi fa trading CFD sul Forex. Purtroppo oggi tutti i broker hanno bloccato l’attività sulla coppia USD/RUB ma non possiamo non consigliare, soprattutto a chi non ha mai investito sulle valute, di imparare a fare trading sul Forex poichè ci sono tante altre situazioni simili che si possono sfruttare. Fare pratica del resto è molto semplice anche perchè oggi ci sono broker, come eToro (qui la nostra recensione) che offrono la demo gratuita. 

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Cambio Dollaro Rublo torna alla normalità: cosa è successo? 

Domanda a questo punto fondamentale: come è stata possibile una simile evoluzione? Come è fatto il Rublo (che sarebbe dovuto sparire dal sistema monetario secondo alcuni) a tornare alla normalità?

Alla base di questo miracolo non c’è un unico fattore ma una serie di elementi convergenti che sono maturati nel corso del tempo. 

  • la Banca centrale russa ha alzato i tassi di interesse al 20 per cento rafforzando il Rublo ed incoraggiando ad investire sul rublo

  • l’introduzione dei controlli sui capitali ha tenuto a freno ogni ipotesi di speculazione

  • la Cina non ha escluso di essere pronta ad usare rubli o yuan nel commercio di fonti energetiche. Su questo punto il ministero degli Esteri di Pechino è stato molto chiaro affermando che “gli operatori del mercato sono liberi di scegliere la valuta negli accordi bilaterali”.

  • la Russia ha minacciato importatori europei di gas, come Italia e Germania, di iniziare a pagare le loro forniture unicamente in valuta locale e non più in dollari ed euro. Mosca ha chiesto di lasciare invariati i prezzi dei contratti ma ha specificato che il pagamento deve essere effettuato in un equivalente in rubli in un giorno pre-concordato che non è stata ancora stabilito. 

  • il trend del cross rublo/dollaro si è portato molto vicino al cambio obiettivo che era stato fissato dalla Banca centrale russa per gli acquisti di oro fisico sul mercato (operazione iniziata lo scorso 28 marzo e destinata a durare fino al 30 giugno

L’insieme di tutti questi elementi ha permesso al Rublo di tornare, nel cambio con il Dollaro, ai livelli precedenti lo scoppio della guerra in Ucraina. Risultato oggi tra i giornali specializzati si parla di “smacco per l’occidente“. 

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