Quali sono stati gli effetti sul forex determinati dalla mossa di Putin sui pagamenti in rubli del gas? Contrariamente a quelle che erano ipotesi circolate non appena è arrivato l’annuncio di Mosca, sul mercato valutario, eccezion fatta per i cross con la divisa russa, non ci sono state grandi variazioni rispetto ai prezzi di partenza.
Le coppie si sono mosse ma alla fine della sessione asiatica erano praticamente sugli stessi livelli da cui sono partite. Un movimento solo apparentemente senza interesse poichè in realtà le variazioni di prezzo intraday registrate dal forex possono sempre essre sfrutatte per fare trading attraverso i CFD. Certo operare sul brevissimo periodo non è semplice ed è per questo che prima di iniziare a speculare con soldi reali è sempre meglio fare pratica con un conto demo come ad esempio quello gratuitamente offerto da eToro (qui la pagina ufficiale).
Cambio USD/RUB si sgonfia
Come abbiamo già accennato in precedenza, il solo movimento significativo ossia con evidente spostamento dei valori al termine della seduta, innescato dalla decisione di Putin di accettare solo rubli per i pagamenti dei gas, ha riguardato il cross USD/RUB.
Nelle ultime settimane il valore del Rublo era crollato nel cambio con il Dollaro a causa proprio dell’introduzione di forti sanzioni contro la Russia. Ebbene la mossa di Putin ha permesso alla divisa russa di prendere fiato. Infatti USD/RUB è sceso sotto 100,00. Difficile dire se la flessione della coppia sia solo una reazione istintiva oppure se sia l’inizio di un cambio di rotta di più lunga durata. Come hanno messo in evidenza alcuni analisti, tutto dipenderà dalla situazione sul tavolo delle trattative.
Come investire sul Forex dopo la mossa di Putin sul gas
L’impressione che si ha analizzando l’andamento delle più importanti coppie Forex (a partire dal cambio Euro Dollaro) è che il mercato valutario sia entrato in una fase di profonda attesa. I cross sono alla finestra in vista di segnali sulla direzione che potrebbe essere.
Del resto dopo la decisione di Putin di imporre il pagamento del gas in rubli alle nazioni ostili, l’indice del dollaro è stato si scambiato in un range di 50 punti nel corso della notte ma alla fine ha chiuso a 98,60 punti, appena 0,205 in più rispetto all’apertura.
Per quello che riguarda le singole coppie, il cambio Euro Dollaro (grafico in alto) scambia su entrambi i lati di 1,1000. Dal punto di vista tecnico il cross EUR/USD resta a metà strada tra il supporto critico a lungo termine collocato a 1,0800 e la resistenza collocata nell’area compresa tra 1,1150 e 1,1200. Una cosa è certa: senza un accordo di pace tra Ucraina e Russia, l’Euro avrà grandi difficoltà a mantenere i guadagni sopra 1,1100. Da questo non si scappa.
Altra coppia molto interessante è il Sterlina/Dollaro. Il cross GBP/USD nel corso della notte ha segnato un calo dello 0,45 per cento a 1,3200. Questa mattina è attestato a 1,3190. Le dichiarazioni del premier britannico sul taglio delle tasse ma anche i dati sull’inflazione sembrerebbero essere stati già prezzati dal mercato.
Il sentiment degli investitori non sembra avere una direzione precisa. A volte le previsioni dei trader sono per una Banca d’Inghilterra più falco altre volte per una BoJ più flessibile.
Dal punto di vista tecnico, GBP/USD di potrebbe presto confrontare con la resistenza in area 1,3300. Se dovese cadere ci sarebbe quella a 1,3400. Livello di supporto è 1,3125. Alla luce di quello che si è visto in questi giorni per la Sterlina potrebbe essere molto difficoltoso mantenere i guadagni oltre 1,3300.
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