Mercato del Forex in subbuglio nelle ultime ore con l’Euro che è andato a picco nel cambio con il Dollaro. Chi ipotizzava che la perdita di valore della Moneta Unica potesse arrestarsi è stato costretto a prendere atto che la tendenza ribassista non solo non è ancora terminata ma sembra addirittura essere in piena evoluzione.
Sono i numeri a certificare lo stato di profonda debolezza dell’Euro: questa mattina il cross Eur/Usd si collocava a quota 1,1210 (valore alle ore 06,00).
Nel corso della giornata è avvenuto poi un leggero recupero con la coppia salita a 1,12129 alle ore 10,00. Al di là delle oscillazioni intraday che si possono osservare analizzando il grafico in basso, ciò di cui è necessario prendere atto è la caduta della Moneta Unica sotto quota 1,2. Raggiungendo quota 1,1186, il cross è praticamente precipitato ai minimi da quasi 17 mesi. Per vedere un’Euro così debole nel cambio con il Biglietto Verde è necessario tornare a giugno dell’anno scorso.
Dal punto di vista strategico, il tracollo dell’Euro può essere l’occasione giusta per investire sul rialzo sulla coppia. Teoricamente comprare quando il prezzo di un asset (in questo caso il cross Eur/Usd) è basso per poi puntare su un rialzo dei valori, è sempre una strada interessante da seguire.
Per operare in questo modo, però, è fondamentale affidarsi a broker autorizzati come ad esempio eToro (leggi qui la nostra recensione). Con eToro puoi fare CFD trading sulla coppia Eur/Usd. Questo broker può essere utilizzato anche da chi è alle prime armi con il Forex. Infatti i trader principianti possono sempre usare la comoda demo gratuita per imparare ad operare senza rischi.
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Cambio Euro Dollaro previsioni breve termine
Quali previsioni si possono fare sull’andamento del cross Eur/Usd a seguito delle ultime evoluzioni? Come abbiamo detto in precedenza comprare a prezzi bassi è sempre un’opzione da prendere in considerazione ma è necessario analizzare anche il contesto di riferimento per capire se sono presenti o meno le condizioni per un recupero.
Dal punto di vista dell’analisi tecnica, un livello da monitorare è quello compreso tra 1,1150 e 1,1170. In caso di discese sotto a quest’area, ci sarebbero le condizioni per un test sui minimi a quota 1,0637 che vennero toccati nel marzo 2020.
Viceversa, in caso di prevalenza di uno scenario rialzista, i primi segnali su uan inversione di tendenza ci potrebbero essere con il superamento di quota 1,1375. Uno sbocco simile potrebbe creare le condizioni per un allungo verso i vecchi supporti collocati nell’area tra 1,1520 e 1,1530. Allo stato attuale dei fatti, però, lo scenario rialzista sembra avere poche possibilità di sviluppo. Vedremo nel prossimo paragrafo le ragioni di questo scetticismo. Per adesso ricordiamo che è possibile investire in entrambe le direzioni (quindi sia al rialzo che al ribasso) attraverso i CFD. Scegliendo un broker autorizzato come il citato eToro puoi iniziare ad operare long e short con un deposito minimo iniziale di soli 50 euro. La demo per fare pratica senza rischi, invece è sempre gratis.
Cambio Euro Dollaro ai minimi da 17 mesi: le cause
Quali sono i motivi per cui l’Euro sta andando a picco nel cambio con il Dollaro? Le cause riguardano tutte l’ambito dell’analisi fondamentale e sono:
- il ritorno dell’emergenza Covid in numerosi paesi europei
- il rischio di nuovi lockdown
- la flessione registrata dall’IFO sulla fiducia delle imprese tedesche
- il possibile rialzo dei tassi USA da parte della Federal Reserve
Per quello che riguarda i primi due punti, l’Europa sembra essere spaccata in due. Nei paesi con molti vaccinati, coem Italia e Francia, la situazione è sotto controllo. Più complessa, invece, la situazione in Germania, Belgio e Olanda mentre in Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria (paesi con pochi vaccinati), il numero dei contagiati è in crescita esponenziale. Questo quadro a macchia di leopardo lascia intendere che, nel giro delle prossime settimane, dove più e dove meno, saranno varate misure di contenimento che, inevitabilemente, non potranno che avere effetti negativi sull’economia dell’Eurozona.
E proprio a proposito di economia, questa mattina è stato pubblicato l’indice IFO tedesco di novembre. Il dato. indicatore della fiducia delle imprese tedesche, si è attestato a 96,5 punti dai 97,7 di ottobre. Per l’indicatore si tratta del livello più basso dallo scorso mese di aprile. Il senso del parametro è chiaro: iniziano ad esserci preoccupazioni sulla reale capacità di ripresa dell’economia in un contesto fortemente influenzato dal ritorno dell’emergenza covid19.
Se a ciò si aggiunge il fatto che la FED è sempre più intenzionata a procedere con un rialzo dei tassi (anche alla luce del boom dell’inflazione) si può avere un’idea del terreno avverso con cui l’Euro è costretto a fare i conti.
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