Il Forex, per sua natura, è condizionato dall’andamento dell’inflazione. Questa regola vale sempre, e infatti proprio l’indice dei prezzi al consumo è indicato come uno dei market mover che maggiormente influenza l’andamento dei cambi, ma è in questa fase che si può quasi toccare con mano la forte dipendenza tra inflazione e Forex.

Il forte balzo in avanti dell’indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti, unito alle crescenti preoccupazioni sul rischio di un boom dell’inflazione praticamente in tutto il mondo occidentale, hanno determinato un livello di condizionamento sul mercato delle valute come da tempo non si vedeva.

Secondo alcuni analisti se si vuole investire sul Forex oggi è necessario guardare prima di tutto alle stime sull’inflazione. Se in passato, quindi, l’andamento dell’indice dei prezzi al consumo era solo uno dei market mover di cui tenere conto prima di investire sui cambi, adesso è il primo fattore da considerare. 

Questo significa che se sei solito investire sul Forex attraverso i CFD, devi restare aggiornato su tutte le novità che riguardano l’inflazione. A tal proposito ricordiamo che ci sono broker che consentono un aggiornamento immediato grazie alla presenza di un calendario macro real time. E’ questo il caso del broker eToro (leggi qui la recensione) che ti permette anche di scambiare opinioni con gli altri trader proprio sulle questioni più calde del momento come l’inflazione. Inoltre eToro ti offre anche la demo gratuita da 100 mila euro che puoi usare per imparare a investire sul Forex con i CFD senza rischi.

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Investire sul Forex oggi: il ruolo dell’inflazione

I deboli dati americani pesano sempre di più sul Dollaro. Nella giornata di ieri, infatti, il Biglietto Verde ha registrato una flessione nel cambio con tutte le principali valute. Il ribasso è arrivato, puntuale, dopo i dati immobiliari deboli. Infatti le concessioni edilizie hanno segnato un aumento dello 0,3 per cento nel mese di aprile, in ribasso rispetto all’1,7 per cento di marzo, mentre i nuovi cantieri sono addirittura precipitati del 9,5 per cento.

In generale se da un lato c’è una domanda immobiliare che è ancora molto forte, il costo delle materie prime, a partire dal legname, è addirittura volato negli ultimi mesi. Secondo i dati dei produttori, nell’ultimo anno i prezzi del legname hanno segnato un rally dell’89 per cento. 

Considerando i dati deboli sull’occupazione, il calo della spesa e il rallentamento dell’attività manifatturiera nel distretto di New York, anche dal settore immobiliare arriva un segnale molto chiaro: è solo una questione di tempo prima che il Dollaro Usa registri un sell-off contro le altre valute. Il problema è che i dati macro più recenti altro non fatto che rafforzare la riluttanza della Federal Reserve ad adottare politiche forti di risposta all’aumento dell’inflazione.

Insomma la situazione è molto incerta. Il mercato Forex è, per sua natura, molto liquidito e questo potrebbe rafforzare ancora di più la volatilità. Per questo motivo è consigliabile sempre fare prima pratica con un conto demo. Scegliendo il broker eToro, potrai anche copiare le strategie operative dei traders migliori grazie al Copy Trading. Questo servizio è gratuito e può essere testato in modalità demo. 

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Coppie Forex più condizionate dall’andamento dell’inflazione

L’inflazione condiziona tutto il mercato del Forex ma è ovvio che ci siano coppie che sono più sensibili all’andamento dei prezzi al consumo.

Negli ultimi giorni, l’Euro è salito al livello puiù alto degli ultimi tre mesi nel cambio con il dollaro. E’ possibile che l’allentamento delle misure restrittive in Europa possa determinare un consolidamento dell’apprezzamento della Moneta Unica anche nelle prossime settimane. 

Dal punto di vista tecnico, il massimo di febbraio a quota 1,2243 rappresenta il livello di resistenza più vicino. E’ possibile che questa resistenza possa essere superata in modo anche agevole se l’Euro si dovesse rafforzare ancora di più. In tal caso, il cambio Euro Dollaro potrebbe anche salire verso quota 1,23.

Per sfruttare questa situazione, puoi comprare CFD sul cross Eur/Usd. Un broker molto valido che ci sentiamo di consigliare al pari di eToro per fare trading sul Forex è Plus500 (qui la recensione completa). Attivando un conto demo gratuito su Plus500, potrai subito imparare a comprare e vendere CFD EURUSD senza correre il rischio di perdere soldi reali. 

Altro cross molto condizionato dall’andamento dell’inflazione è GBPUSD. Il cambio tra Sterlina Britannica e Dollaro Usa ha recentemente chiuso al massimo di tre mesi. Lato macro, c’è da registrare come il mercato dell’occupazione nel Regno Unito sia in particolare forma.

Nel mese di febbraio, infatti, sono stati creati 84mila nuovi posti di lavoro nel settore privato mentre le richieste di sussidio di disoccupazione hanno segnato un calo di ben 15.000 unità. A completare il quadro, c’è poi il fatto che il tasso di disoccupazione del Regno Unito abbia recentemente segnato un calo al 4,8 per cento dal precedente 4,9 per cento. 

I nuovi dati sull’inflazione in uscita 

I dati sull’inflazione saranno i protagonisti dell’agenda macro dei prossimo giorni. Sono attesi per la settimana in corso, i report sull’inflazione relativi ai seguenti paesi: Nuova Zelanda, Regno Unito, zona euro e Canada. Ad eccezione dell’area Euro, è possibile che dai report emerga un aumento della pressione dei prezzi. Quali affetti avrebbe questa dinamica sul Forex?

L’esito più scontato è che possa esserci un rialzo della quotazione delle valute dei paesi interessati. Un segnale interessante, in tal senso, è arrivato dal dollaro neozelandese che è stato una delle valute migliori delle ultime ore. 

Negli ultimi mesi, tra l’altro, anche il dollaro canadese è salito ai massimi degli ultimi sei anni nel cambio contro il Dollaro. Questo è avvenuto perchè, secondo l’indice IVEY PMI, i prezzi in Canada hanno registrato un aumento molto forte nel mese scorso. Del resto Bank of Canada, tra le prime al mondo, ha deciso di ridurre gli acquisti.

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In conclusione: l’inflazione ha sempre condizionato il mercato del Forex. Oggi più che mai, però, per investire sul Forex è assolutamente necessario seguire l’evoluzione dei prezzi al consumo nei vari paesi e quelle che sono le decisioni di politica monetaria delle banche centrali. 

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