Forex trading: investire sulle valute emergenti in alternativa all’oro

Pubblicato da Redazione Borsainside - 20 Agosto 2020

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Il Forex Trading può diventare un’alternativa all’oro ma solo scegliendo di investire sulle valute dei mercati emergenti. E’ questo il pensiero di Thierry Larose (Vontobel Am) che si è chiesto che fine abbia fatto l’accertata correlazione esistente tra valute emergenti e oro. Secondo l’analista, negli ultimi anni, solo poche volte il rapporto tra i due mercati si è spezzato e comunque il legame è mancato solo per brevi periodi di tempo. In generale, il Forex sui mercati emergenti e il gold hanno un rapporto di correlazione stretto.

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Questo rapporto di correlazione oro coppie emergenti oggi appare molto offuscato. E’ da maggio che i due mercati si muovono in modo divergente e questo comportamento non trova giustificazione in nessuno degli elementi emersi nei precedenti storici. Secondo l’analista, però, è solo questione di tempo e poi la fase di divergenza verrà meno. Questo significa che, in linea di previsione, le valute degli emergenti raggiungeranno nuovamente l’oro mettendo a segno un forte rialzo.

Una indicazione preziosa da tradure in conseguenti scelte di investimento. Proprio a tal proposito ti ricordo che per fare Forex Trading sulle valute puoi usare uno strumento derivato come i Contratti per Differenza. Per operare consiglio di usare solo i migliori broker Forex e CFD come ad esempio eToro (leggi qui la recensione completa) che ti offre 100.000 euro virtuali per fare pratica con la comoda demo.

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Correlazione oro valute emergenti: il fronte anti-Dollaro

Dal punto di vista tecnico, sia le valute emergenti che il Dollaro possono essere considerati asset anti Dollaro. Da sempre il gold rappresenta un’alternativa al Biglietto Verde mentre le valute dei Paesi emergenti sono sempre state a loro agio in contesti caratterizzati da bassi rendimenti reali poichè favoriscono operazioni tattiche in Dollari.

Questo avviene perchè i paesi emergenti sono indebitati in Dollari e un biglietto verde debole, combinato a tassi di interesse bassi, altro non fa che favorire i conti economici delle economie in via di sviluppo poichè il costo del debito estero è più basso. Bisogna inoltre considerare che la maggior parte delle economie emergenti vende materie prime, beni intermedi o prodotti finiti che sono fatturati in dollari USA. Tutto questo comporta maggiori ricavi in valuta locale. Per finire, non va dimenticato che gli investitori, dinanzi ad un dollaro debole che paga rendimenti reali bassi, puntano a cercare occasioni di profitto nei rendimenti più alti dei paesi emergenti.

Investire sulle valute emergenti in alternativa all’Oro?

Secondo Vontobel i tassi locali dei mercati emergenti continuano a muoversi su livelli che continuano ad essere appetibili rispetto a quelli che sono invece espressi dai mercati sviluppari. Questa caratteristica potrebbe rappresentare un elemento di appeal per tutti quegli investitori che sono alla ricerca di rendimenti più interessanti. Morale: i traders potrebbero essere tentati di scegliere un modo più economico rispetto all’oro per investire in chiave anti-dollaro.

E’ per questo motivo che, secondo Thierry Larose (Vontobel Am), il forex sulle valute emergenti può essere considerato una valida alternativa all’oro.

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