La pandemia di coronavirus ha rotto quelli che erano i consolidati equilibri mondiali tanto che, a seguito del forte rally del cambio Euro Dollaro, non sono in pochi a pensare che il cross Eur/Usd sia destinato a rafforzarsi ancora di più in scia al crescente indebolimento del Biglietto Verde a sua volta specchio della debolezza degli Stati Uniti.
In un contesto reso ancora più incerto dall’esito delle imminenti elezioni presidenziali Usa 2020, il cambio Euro Dollaro rischia di impennarsi se gli States non dovessere essere in grado di rifinanziare il loro debito. La partita in atto è enorme e la posta in gioco è storica.
All’America mai come adesso servire un forte risparmio privato per sostenere il rinfinanziamento del debito che, però, oramai da decenni non c’è più (ammesso che ci sia mai stato visto e considerato quello che è il modello Usa). Cosa significa tutto questo? Senza scomodare (per ora) scenari apocalittici che vedono Usa e Dollaro in caduta libera, è evidente che gli Stati Uniti hanno un grave problema rispetto agli altri paesi. Mentre in Europa, Giappone e Cina, il risparmio interno consente di rifinanziare il debito in un momento in cui c’è necessità di indebitamento per sostenere l’economia post-coronavirus, gli Usa non possono usare questa leva e quindi rischiano di perdere la sfida della ripresa con le altre economie. E’ proprio per questo motivo che la posta in gioco è altissima.
Attualmente sul solo mercato degli Stati Uniti ci sono qualcosa come 6000 miliardi di dollari di obbligazioni speculative e 10.000 miliardi di credito bancario che non è coperto da garanzia del governo. Sono numeri impressionanti che potrebbero presto esplodere. Un segnale che induce a non essere per nulla ottimisti sul futuro, proviene dal mercato del credito al consumo americano che, a causa della pandemia di coronavirus, ha registrato una forte contrazione negli ultimi mesi.
La FED ha provato e continuerà a provare a sostenere l’economia Usa in ogni modo ma la verità è che ci sono una infinità di aziende esposte al mercato e non coperte da garanzie pubbliche che, per forza di cose, dovranni tagliare costi e personale nei prossimi mesi. Tutto questo non potrà non avere conseguenze sull’andamento dell’economia americana nei prossimi mesi e anche sul cambio Euro Dollaro.
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Quali effetti sul cambio Euro Dollaro nel lungo termine?
Se la situazione dovesse sfuggire di mano (al governo americano), quali sarebbero gli effetti sul Forex e, in particolare, sul cambio Euro Dollaro? Il problema è che mentre gli Stati Uniti si trovano a fare i conti con questa situazione delicatissima, Cina ed Europa hanno invece intrapreso la strada della ripresa economica.
Se l’Asia dovesse decidere di ridimensionare le sue riserve in dollari, allora ci saranno meno flussi di investimento verso i titoli di stato americani. Risultato? La FED sarebbe costretta ad incrementare l’acquisto di bond Usa e questo significherebbe nuovo aumento dei dollari in circolazione (più moneta da stampare).
E’ a questo punto che si inserisce il discorso sul Biglietto Verde e quindi sul Cambio Euro Dollaro. La quotazione del Dollaro non potrebbe che uscire ulteriormente indebolita da questo meccanismo. Debolezza che si andrebbe ad aggiungere ad altra debolezza (questa volta effettiva ed imputabile al lancio del Recovery Fund nell’area Euro).
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Non bisogna inoltre dimenticare che quello che per lungo tempo è stato un elemento di supporto del Dollaro, ossia la possibile rottura dell’Euro, oggi non c’è semplicemente più se non nelle velleità di alcuni gruppi politici sparsi in molti paesi dell’Eurozona.
Secondo gli analisti, le emissioni tripla A dell’Eurozona diventeranno un forte concorrente per i Treasury USA e per i flussi di investimento verso gli States. Se questi ultimi dovessero contrarsi, allora gli Usa perderebbero una importante fonte di finanziamento del leverage e questo sarebbe un ulteriore problema.
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