Il cambio Euro Dollaro oggi si riporta verso quota 1,14 lasciandosi alle spalle la caduta fino a 1,1371 emersa ieri al termine della sessione europea dei mercati. Un rialzo del cross Eur/Usd verso livelli che comunque erano stati già raggiunti nei giorni scorsi si traduce nel ritorno della debolezza sul Biglietto Verde.
In realtà questo scenario potrebbe essere del tutto transitorio se si tiene conto di quello che tra oggi e domani 18 luglio sarà l’evento clou dei mercati: la decisione del Consiglio Europeo sull’attivazione del Recovery Fund. L’eventuale accordo tra i paesi europei sullo strumento di aiuto potrebbe portare la coppia Euro Dollaro ad una decisa accelerazione mentre, viceversa, l’assenza di intesa, significherebbe indebolimento del Dollaro.
Nel grafico in basso è indicato l’andamento del cambio Euro Dollaro in tempo reale.
Come si può vedere dal grafico, da tempo il cross Eur/Usd ha lasciato lo stretto corridoio di oscillazione laterale compreso tra quota 1,12 e quota 1,135 salendo verso 1,14.
Questo movimento si è tradotto in una importante occasione di trading per chi è solito investire sul cambio Euro Dollaro attraverso i CFD. A tal riguardo ricordo che se vuoi imparare a fare forex trading su Eur/Usd puoi partire dal conto demo che i migliori broker offrono. Ad esempio puoi scegliere il conto demo di eToro (leggi qui la recensione del broker) e avrai subito 100.000 euro virtuali per imparare ad investire.
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Recovery Fund: conseguenze su cambio Euro Dollaro
Secondo alcuni analisti il fatto che il cambio Euro Dollaro abbia dimostrato di essere capace di arrivare a 1,14 rappresenta un segnale molto importante nel senso che non è da escludere che, laddove ci fossero le condizioni, il cross Eur/Usd potrebbe salire anche ad oltre 1,14. In tal senso diventano quindi determinanti le decisioni del Consiglio Europeo sul Recovery Fund. Le basi di partenza per un ulteriore rialzo sono positive visto e considerato che il trend che si è innescato recentemente sul cambio Euro Dollaro appare solido e stabile.
Tuttavia, essendo la decisione UE sul Recovery Fund incerta, è ovvio che non si possano fare stime precise su quello che avverrà.
Una cosa è certa: il Recovery Fund è il fattore che sembra dare più preoccupazione ai mercati non solo per quanto riguarda il valutario ma anche per quello che concerne l’azionario.
Del resto il premier olandese Rutte, uno dei falchi sul piano di aiuti, ha ricordato che la possibilità di riuscire ad arrivare ad un accordo “sono poco meno del 50%”. Tuttavia il primo ministro ha anche aggiunto che è ancora possibile trovare un compromesso nella riunione di oggi ma ci sarebbe un duro lavoro da fare.
Ricordiamo che per l’Olanda non dovrebbero esserci finanziamenti ai paesi più colpiti dall’emergenza sanitaria ed economica causata dal coronavirus (Italia in testa) se non in cambio di precise riforme.
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