Quali sono le prospettive per gli investimenti nei mercati emergenti nel II Semestre 2020? A domandarselo, e a fornire una puntuale risposta che abbiamo voluto condividere nelle prossime righe, è Polina Kurdyavko, Partner e Head of Emerging Markets, BlueBay Asset Management.

Riassumiamo dunque la sessione “virtuale” di Q&A con BlueBay sui mercati emergenti per la seconda metà dell’anno.

Previsioni breve termine Mercati Emergenti

Nel corso dell’ultimo mese le valute dei mercati emergenti hanno guadagnato il 7% sul dollaro statunitense. Anche se non è ancora chiaro se questo sia il segnale di un rimbalzo su livelli pre sell-off o se sia l’inizio di un rally più sostenuto, è probabile che sia l’avvio di una fase di debolezza per il dollaro, con un trend che probabilmente continuerà, considerato che è plausibile che la Federal Reserve manterrà i tassi invariati per i prossimi 2 o 3 anni, che l’Europa gestisca meglio il virus rispetto agli Stati Uniti e che il differenziale dei tassi tra le due aree si riduca.

L’analista rammenta poi che in riferimento alla crisi del 2008, il dollaro guadagnò circa il 20% nell’ultima parte dell’anno. Oggi però la forza del dollaro è significativamente minore e inoltre nel corso dell’ultimo decennio le valute emergenti si sono deprezzate di oltre il 50% rispetto al dollaro.

Emissioni titoli Stato in valuta forte

Le Q&A si incentrano poi su un altro tema particolarmente importante, come quello delle emissioni di titoli di Stato in valuta forte da parte dei mercati emergenti, che hanno toccato livelli record, per circa 350 miliardi di dollari da inizio anno e con una crescita del 15% rispetto al 2019.

Complessivamente si tratta di una buona notizia per l’intera asset class, visto e considerato che in tal modo alcuni emittenti sovrani e corporate high yield hanno potuto accedere al mercato dei finanziamenti, con miglioramento dei rispettivi profili di liquidità e della qualità del credito. Per l’esperta, una crescita del 10-15% su base annua è un livello sostenibile per i mercati emergenti.

Bond Corporate

Passando poi ai bond corporate, l’analista di BlueBay AM afferma che non è affatto sorprendente che le aziende più resilienti siano quelle con rating più elevati, e che dunque a livello regionale, l’Asia sia “imbattuta”, grazie agli stimoli cinesi di supporto alla liquidità. Bene anche i Paesi dell’Europa centrale e orientale, che hanno beneficiato del supporto europeo e di bilanci sovrani sani. Di contro, ad essere più in difficoltà saranno alcuni Paesi dell’America Latina.

Per quanto concerne i settori, i migliori saranno vincitori sono healthcare, IT e telecomunicazioni, e forse anche carta e cellulosa, beni di consumo e società di estrazione, soprattutto per platino e rame. Quelli maggiormente in difficoltà saranno, intuibilmente, quelli legati al settore aereo.

Opportunità titoli emergenti

Sul fronte delle opportunità in formazione sui mercati emergenti, a livello di qualità del credito BlueBay AM tende a sovrappesare da un lato i bond investment grade di alta qualità e dall’altro i titoli scambiati a livelli distressed. Sul fronte delle scadenze, e dunque della maturity, si sovrappesa generalmente il credito a più breve scadenza, ma anche i bond nel segmento a 30 anni, dato che queste aziende solitamente ricevono maggiore supporto da parte delle compagnie assicurative globali.

Conclusioni

Insomma, per Polina Kurdyavko in questo momento la priorità deve esser quella di garantirsi coupon sicuri, con l’investimento nell’IG obbligazionario globale in valuta forte ad aggiudicarsi la palma del miglior posizionamento in tal senso.

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