La settimana si è riaperta sui mercati finanziari con la consueta ondata di incertezze che sta da tempo caratterizzando il nostro contesto operativo.

In questo scenario, abbiamo scelto di individuare 3 eventi che riteniamo valga la pena monitorare con particolare attenzione in questi giorni, e che potrebbero impattare sulle prospettive di breve e medio termine.

I rapporti tra Stati Uniti e Cina

Faticosamente riallacciati negli scorsi mesi, i rapporti tra gli Stati Uniti e la Cina si sono rapidamente deteriorati negli ultimi giorni. Donald Trump ha bisogno di un nemico, anche in chiave elettorale, e la Cina è l’indiziato numero 1, “rea” – anche a detta del segretario Pompeo – di non esser stata pienamente trasparente sul caso del nuovo coronavirus.

In tale ambito il presidente Donald Trump ha già affermato che i dazi sulla Cina sono un’opzione che Washington prenderà seriamente in considerazione per poter reagire contro Pechino e contro la sua incapacità di assumere gli opportuni comportamenti contro il coronavirus.

Non è ancora chiaro, al momento in cui scriviamo, se Trump abbia intenzione di stralciare l’accordo con la Cina. È tuttavia chiaro che un irrigidimento delle relazioni tra i due Paesi potrebbe peggiorare i danni economici della pandemia.

La Fase 2

Oggi è scattata la Fase 2 in Italia ma, più ampiamente, tutte le principali economie europee stanno gradualmente riaprendo le proprie attività. Le fabbriche, i cantieri e, in minor misura, le attività al dettaglio, stanno dunque riprendendo piede anche nel nostro Paese che, peraltro, si è contraddistinto per il lockdown più lungo del vecchio Continente.

È evidente che occorrerà procedere per gradi, e monitorare in che modo il contagio potrebbe riprendere piede. Certo è che in una condizione di profonda recessione, difficilmente i governi potrebbero essere dell’idea di ritornare indietro: una rigida chiusura delle attività, come quella che abbiamo tipicamente visto nella Fase 1, sembra pertanto uno scenario per il momento marginale.

Le previsioni della Bank of England

Giovedì è in programma il vertice di politica monetaria della Bank of England. Sebbene non si prevedano ulteriori interventi da parte dell’istituto londinese, dopo il taglio dei tassi di marzo e l’aumento di acquisti di titoli di debito, riteniamo che la riunione possa essere di grande interesse soprattutto per l’aggiornamento delle previsioni economiche.

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