Prende oggi il via un’altra settimana evidentemente drammatica sui mercati finanziari, con la pandemia da coronavirus (e i suoi effetti su economia e finanza) che monopolizzerà le attenzioni degli operatori.
Cerchiamo tuttavia di non perdere di vista il calendario economico e i principali market mover dei prossimi giorni, che potrebbero impattare sui cambi valutari.
Lunedì 16 marzo 2020
La giornata di oggi è di interesse soprattutto per la riunione dell’Eurogruppo in corso, dal quale potrebbero emergere indicazioni più chiare sul modo con cui affrontare questa emergenza. Dagli USA, invece, il dato principale è quello dell’indice manifatturiero del NY Empire State. Il dato è di marzo, e dovrebbe essere in calo a 4 punti, ex 12,90 punti.
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Martedì 17 marzo 2020
La giornata si apre con i dati di produzione industriale del Giappone, con un valore che – su gennaio – dovrebbe rimanere stabile a 0,8%. Dalla Gran Bretagna arriveranno invece i dati sul mercato del lavoro: i più importanti saranno quelli della variazione nella richiesta di sussidi di disoccupazione, in accelerazione stimata a febbraio a 21,4K, ex 5,5K, e l’indice dei salari medi (inclusi i bonus), previsto stabile al 2,9% o in lieve aumento al 3,0%. Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere stabile al 3,8% a gennaio.
Per quanto attiene l’area euro, l’evento fondamentale sarà legato al vertice dei ministri delle finanze UE. Su fronte macro, il dato più importante sarà la rilevazione ZEW del sentimento sull’economia tedesca, che a marzo dovrebbe evidentemente precipitare da 8,7 a – 26,4 punti nell’aggiornamento di marzo. Dagli USA, tanti dati di particolare rilievo. Tra i più importanti rileviamo le vendite al dettaglio dei beni essenziali (che a febbraio rileviamo stabili o in lieve flessione allo 0,2%, così come il dato di vendite al dettaglio complessivo), e i nuovi lavori JOLTs, a gennaio, poco variati.
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Mercoledì 18 marzo 2020
Diversi i dati macro in area euro che meritano un cenno di attenzione. Tra i più importanti è bene mettere nel proprio personale calendario l’IPC annuale, che a febbraio dovrebbe risultare ancora stabile intorno all’1,2%.
Dagli Stati Uniti, i dati sui permessi di costruzione rilasciati a febbraio dovrebbero confermare un numero intorno a 1,5 mln, mentre le scorte di petrolio greggio potrebbero aver subito una forte contrazione.
Giovedì 19 marzo 2020
Dal Giappone arrivano gli ultimi aggiornamenti (febbraio) sull’indice nazionale generale dei prezzi al consumo, con una variazione annuale prevista in rallentamento allo 0,6%, ex 0,8%.
Sul fronte statunitense, il dato di maggiore impatto sarà l’indice di produzione della Fed di Filadelfia, che nell’aggiornamento di marzo dovrebbe rallentare a 10 punti, ex 36,7 punti.
Venerdì 20 marzo 2020
Dall’Europa l’unico dato che merita attenzione è quello dell’indice tedesco dei prezzi di produzione, che a febbraio dovrebbe aver svoltato (negativamente) passando dallo 0,8% al – 0,1% mensile.
Sicuramente più ricco è l’elenco di dati provenienti dagli Stati Uniti. Tra i più importanti rileviamo certamente quello delle vendite di abitazioni esistenti, che potrebbe migliorare a 0,7% sul dato mensile a febbraio (ex -1,3%).
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