Il dollaro statunitense ha aperto la settimana con una prestazione pressoché stabile rispetto ai livelli di chiusura della scorsa settimana. Di fatti, dalla Federal Reserve sia Rosengren che Bostic hanno sostanzialmente confermato l’opportunità di una fase di stabilità dei tassi di interesse di riferimento. Oggi ci saranno altri interventi Fed, ma difficilmente ci sarà la presentazione di uno scenario diverso da quello tracciato ieri.
Per quanto concerne il calendario macro economico, tra i dati più importanti annoveriamo quello dell’inflazione, attesa in aumento, ma con una dinamica che non modifica lo scenario di stabilità dei tassi. Prevista per domani la firma dell’accordo commerciale USA – Cina, in virtù del quale sembra che gli Stati Uniti desiderino revocare l’accusa alla Cina di manipolazione del cambio.
Insomma, sui mercati si è creato un evidente sentiment positivo, che potrebbe indebolire leggermente il biglietto verde nel suo ruolo di valuta safe haven.
Dal canto suo l’euro potrebbe dunque lievemente approfittare di questa soluzione. Per il moemnto si mantiene però in area 1,11 EUR/USD, privo di spunti d forza propria.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.
Migliori Piattaforme di Trading
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.