Il cambio Euro Dollaro viaggia vicino a quota 1,12, mentre il biglietto verde cerca di riprendersi. Le speranze di un accordo commerciale USA-Cina stanno intanto supportando i listini azionari, mentre i dati macro economici dell’eurozona a cavallo tra i due anni hanno superato le aspettative.

Analisi tecnica

Nonostante il recente ritracciamento, il grafico tecnico a quattro ore del cross sembra essere moderatamente rialzista, con la coppia valutaria scambiata al di sopra delle medie mobili semplici a 50, 100 e 200. Insomma, lo slancio è diminuito, ma rimane pur sempre positivo.

Per quanto concerne i principali livelli, la prima resistenza attende a quota 1,1220, superata la quale potrebbero esserci margini di sviluppo verso quota 1,1240 e, quindi, verso quota 1,1280 e 1,1325. Di contro, il primo supporto attende a 1,12, picco di metà dicembre. Quindi, superato al ribasso, dovremmo fare i conti con quota 1,1175, un altro picco dello stesso periodo, e 1,1150 è stato un altro trampolino di lancio verso il basso.

Analisi fondamentale

La coppia di valute più negoziata al mondo ha raggiunto un massimo da quattro mesi a questa parte l’ultimo giorno del 2019, per poi ritracciare parzialmente a inizio del 2020.

I flussi di fine anno hanno fatto scendere il dollaro negli ultimi giorni del 2019, e con l’inizio del nuovo anno il biglietto verde sta compensando alcune delle sue perdite, probabilmente eccessive. Le prese di profitto potrebbero continuare anche nei prossimi giorni, spinte da alcune notizie in ambito globale.

La Cina, la seconda economia più grande del mondo, ha annunciato un taglio di 50 punti base del suo Reserve Requirement Ratio (RRR), stimolando così le banche ad aumentare i prestiti. Circa 100 miliardi di dollari potrebbero essere sbloccati in seguito a tale decisione, con effetti a catena oltre i confini della Cina.

Inoltre, l’accordo commerciale tra Pechino e Washington sta diventando finalmente realtà. Lo stesso presidente Donald Trump ha annunciato che il 15 gennaio si terrà una cerimonia ufficiale di firma dell’intesa, a suggellare la prima fase dell’accordo. I colloqui sulla seconda fase inizieranno probabilmente poco dopo, anche se nessun accordo sarà firmato per parecchio tempo.

Infine, ricordiamo come nel vecchio Continente gli indici finali dei responsabili degli acquisti manifatturieri di Markit per il mese di dicembre abbiano un miglioramento, pur riflettendo ancora una contrazione. La Francia è l’unico Paese in crescita secondo i sondaggi previsionali, mentre il PMI tedesco è passato da 43,4 a 43,7 secondo la lettura rivista, anche se ancora ben al di sotto della soglia di 50 punti che separa l’espansione dalla contrazione.

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