Dopo una settimana passata alla storia per l’ultimo meeting BCE guidato da Mario Draghi, è il momento di concentrarci su una nuova parte di calendario non certo meno interessante.

Lunedì 28 ottobre 2019

Focus su alcuni discorsi delle banche centrali. Il più seguito sarà quello di Mario Draghi, alle 17. Sul fronte dei dati statistici, segnaliamo che negli USA usciranno i dati sulla bilancia commerciale e sulle scorte al dettaglio, probabilmente privi di impatti.

Martedì 29 ottobre 2019

In Giappone viene pubblicato l’indice generale dei prezzi a Tokyo, forse in accelerazione a 0,7% (ex 0,5%). In Gran Bretagna, alle 9, è in calendario la pubblicazione dell’indice nazionale dei prezzi delle case, poco variato rispetto al mese precedente. Da seguire, in Eurozona, il discorso del presidente della Buba, Weidmann. Negli USA, dati importanti arriveranno nel pomeriggio, con il report sulla fiducia dei consumatori, che riteniamo possa migliorare sopra quota 127 punti (ex 125,1 punti). Focus anche sui contratti pendenti di vendita di abitazioni, a settembre in rallentamento a 0,5% (ex 1,6%).

Mercoledì 30 ottobre 2019

In Giappone sono in programma i dati sulle vendite al dettaglio, con dato annuo che dovrebbe mostrare una corposa accelerazione. In Gran Bretagna, poco mosso dovrebbe essere il dato sui prezzi delle case. In area euro, PIL francese orse in rallentamento allo 0,2% (ex 0,3%). Il dato più importante sarà tuttavia quello legato al tasso di disoccupazione in Germania, che dovrebbe rimanere stabile al 5%.

Negli Stati Uniti, carrellata di dati macro di varia entità. Il più importante è evidentemente quello del PIL, il cui andamento trimestrale potrebbe aver rallentato all’1,7%, ex 2,0%. Si attenderanno poi le decisioni del FOMC, in particolar modo sul tasso di interesse.

Giovedì 31 ottobre 2019

La giornata parte con molti dati di rilievo dal Giappone, con la pubblicazione dei dati di produzione industriale, forse positivi per 0,4% (ex – 1,2%). Da seguire le decisioni della Boj, e le successive dichiarazioni di politica monetaria.

In area euro, tra gli spunti macro più importanti abbiamo quelli delle vendite al dettaglio in Germania (0,2%, ex 0,5%) e l’IPC francese, poco mosso. In Italia l’indice che misura la variazione dei prezzi al consumo dovrebbe contenere il dato negativo a -0,2%, ex -0,6%, nella misurazione mensile. Usciranno altresì i dati aggregati per l’area euro, con l’indice dei prezzi al consumo pari allo 0,8% annuo, invariato, e il PIL nella misura annua all’1,1%, ex 1,2%. Negli Stati Uniti, tra i dati più importanti usciranno quelli legati al mercato del lavoro e all’indice dei prezzi, per cui non prevediamo particolari variazioni.

Venerdì 1 novembre 2019

Ancora focus sugli Stati Uniti e sul mercato del lavoro, con pubblicazione del tasso di disoccupazione tra 3,5% e 3,6%. Tra gli altri dati macro di maggiore spunto, quello dell’indice ISM dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero, il cui dato dovrebbe migliorare di 1 punto a 48,8 punti.

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