La valuta unica europea sta rimanendo in una posizione difensiva, con l’EUR/USD che, sulla scia dei dati macro statunitensi, è ritornato in area 1.1130, ai minimi giornalieri.
La coppia ha dunque mandato in fumo una parte dei guadagni di ieri, rimanendo all’interno del territorio negativo per la seconda settimana di fila. L’azione ribassista dei prezzi rimane solida, dopo la pubblicazione di alcuni dati a stelle e strisce, con il PIL degli Stati Uniti che è giunto sopra le stime nel secondo trimestre. Riordiamo infatti come i dati del PIL vedano ora l’economia del Paese nordamericano in espansione ad un 2,1% annualizzato, contro l’1,8% inizialmente previsto, con un’accelerazione che ha stupito una buona parte degli analisti.
Nel frattempo, il cambio euro dollaro sta contribuendo a far sorgere una crescete attenzione a ciò che avverrà in occasione del prossimo meeting del FOMC. Nonostante il consenso tra i trader sia quello secondo che vede la Fed ridurre i tassi di 25 bps, il biglietto verde è riuscito a mantenere il suo equilibrio grazie alle voci che citano la possibilità che la Federal Reserve possa assumere un atteggiamento non troppo “colomba”.
Al momento in cui scriviamo, la coppia valutaria sta perdendo lo 0,10% a 1,1135 e si trova ad affrontare un primo supporto a 1,1101 (il minimo dal 25 luglio) e poi un altro supporto a 1,1021 e infine a 1,0839. Di contro, nel caso di tendenza rialzista, le resistenze si trovano a 1.1236, e quindi a 1.1286 e a 1.1307.
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